Centro Ovale, la nuova frontiera dello shopping
Potrebbe diventare il nuovo simbolo di Chiasso: un gigantesco uovo appoggiato delicatamente ai bordi dell’autostrada, appena dopo la dogana. Al suo interno, come in un uovo di Pasqua della miglior tradizione, un’ampia scelta di prodotti in grado di far contenti tutti quelli in grado di comperarli.
Sì perché nell’uovo si nasconderà un lussuoso centro commerciale, che aspira a distinguersi per stile ed eleganza da quelli già esistenti. Si comincia con la qualità dell’architettura: l’involucro, ideato dall’architetto ticinese Elio Ostinelli, è decisamente originale, e propone anche una notevole sfida tecnica: il guscio autoportante dallo spessore di soli 12 cm è probabilmente il più grande del mondo.
La superficie complessiva di 9000 mq ospiterà una sessantina di negozi, soprattutto nel campo dell’abbigliamento. L’area più grande verrà occupata da H&M, ma ci saranno anche la Migros e molti altri negozi, oltre a diversi ristoranti.
Per fare in modo che il luogo dello shopping sia anche in grado di dare emozioni e soddisfare il senso estetico, oltre all’architettura si presterà attenzione all’arredamento, con un elaborato sistema di luci e giochi d’acqua. Gli inquilini hanno dovuto impegnarsi a rispettare una serie di regole per quel che riguarda la pubblicità, in modo da assicurare al complesso sobrietà ed eleganza.
Il centro sarà accessibile anche ai pedoni, anche perché si mira ad un pubblico giovane e non necessariamente automunito. Per questo è prevista una soluzione per trasportare i visitatori dalla stazione di Chiasso fino al centro commerciale.
Frédérick Van Der Planken, il direttore del centro ovale, è un pendolare: è infatti domiciliato ad Anversa, in Belgio, dove è di casa anche il fondo d’investimento belga-olandese Whitewood Capital, che in questa operazione ha investito 55 milioni di franchi. Van der Plancken vola a Chiasso ogni due o tre settimane per verificare lo stato dei lavori e per assicurarsi che le cose vadano per il verso giusto.
La specialità del fondo, che amministra un patrimonio di 380 milioni di euro, è quella di investire in progetti immobiliari in cui è stato identificato un potenziale, valorizzarli, e poi, quando l’operazione è avviata con successo, eventualmente metterli sul mercato. Il Centro Ovale ha suscitato l’interesse di Whitewood Capital – al cui attivo, nel settore commerciale, c’è il lancio del Centruy Center di Anversa – per l’ottima visibilità, la posizione sulla frontiera e la possibilità di poter approfittare dell’apertura domenicale.
Quando è stata presa la decisione di investire, fare la spesa in Svizzera conveniva più di ora. La perdita di terreno della moneta europea costringerà i negozi a puntare, più che sul prezzo, ad una offerta originale e di qualità. In virtù della posizione nella zona di frontiera, il centro ha ottenuto dalle autorità cantonali il permesso di tener aperto anche alla domenica. Una decisione contro cui il sindacato Unia, che ha fatto dell’opposizione all’aperture domenicali dei negozi una delle sue battaglie privilegiate, ha annunciato l’intenzione di battersi.
Il rappresentante dei proprietari del Centro Ovale Van Der Planken fatica a comprendere questa posizione, soprattutto alla luce dell’importante investimento effettuato, e dei 200 posti di lavoro che verranno creati nella regione. Tanto più che a Mendrisio è già attivo da anni un centro commerciale – il Foxtown – che ha il permesso di aprire anche alla domenica.
L’apertura del Centro Ovale è prevista per l’autunno. Potrebbe essere un ulteriore segnale della rinascita di Chiasso, che dopo gli anni di crisi che hanno accompagnato la perdita d’importanza della piazza finanziaria, sta ritrovando una identità come dinamico centro culturale e commerciale.
Mario Besani
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