Aggredito in Messico. Ticinese in fin di vita
Colpito alla testa violentemente appena fuori l’uscio di casa, un ticinese residente da alcuni anni in Messico, è in fin di vita, con diagnosi di morte cerebrale, in un ospedale di Cancun. L’aggressore sarebbe un amico, pregiudicato con precedenti di traffico di stupefacenti, italiano e molto noto a Playa del Carmen dove è avvenuto il fatto.
Non v’è più nulla da fare per un ticinese quarantacinquenne originario di Lugano e residente da alcuni anni a Playa del Carmen in Messico, colpito brutalmente alla testa lo scorso 13 gennaio da Giuseppe Ruggiero, un amico pregiudicato. La notizia è trapelata solo in queste ore, confermata dal rappresentante del Dipartimento federale degli esteri. L’uomo ha una diagnosi di morte cerebrale, conseguente al forte trauma cranico subito. Colpito alla testa con una pesante mazza è stato trovato, riverso per terra, da un amico, appena fuori dall’uscio di casa. Non sono ancora note le ragioni che avrebbero spinto il Ruggiero, un narcotrafficante italiano appena rilasciato dal carcere, ad avventarsi sul ticinese riducendolo in fin di vita. Si ipotizza il movente passionale con al centro una donna cubana con la quale la vittima avrebbe avuto una storia. La polizia locale è tutt’ora alla ricerca dell’autore. In Messico è atteso in queste ore l’arrivo dei parenti del ticinese .
Red.
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