Scudo fiscale: le contromisure svizzere
Sospensione dei negoziati in vista della conclusione di un nuovo accordo bilaterale di doppia imposizione. E’ questa la prima contromisura del governo elvetico dopo la razzia contro 76 banche svizzere in Italia la scorsa settimana.“L’intesa, dal punto di vista elvetico, è pronta per essere firmata”, ha detto il presidente della Confederazione Hans Rudolf Merz in un’intervista al settimanale “SonntagsBlick”. “Ma ora le trattative sono congelate fino a nuovo ordine”. In Svizzera sarebbero peraltro operativi, in incognito, agenti del fisco italiano alla caccia di presunti evasori e Merz su questo punto è stato fermo: “non accettiamo di farci spiare da stranieri. Dobbiamo mostrare a Roma che ci sono dei limiti”. “In queste condizioni, ha proseguito, non si può continuare a negoziare”. “Voglio dapprima sapere a che gioco stiamo giocando”. La Confederazione ha già stipulato rivedute convenzioni di doppia imposizione secondo gli standard OCSE con 12 paesi, ed è intanto stata stralciata dalla lista “grigia” dei paradisi fiscali. Merz non ha voluto dire quando la trattativa con Roma potrebbe riprendere: “attendo la reazione del ministro delle finanze e dell’economia italiano Giulio Tremonti”. ATS/Redazione
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