Chiasso:effetto scudo
Oltre sei milioni e 200mila euro intercettati al valico di Ponte Chiasso da gennaio al 10 settembre e anche per questo Como si conferma crocevia dei flussi finanziari illeciti ed illegali. Per la precisione, il 90% dei capitali intercettati in capo a 61 soggetti su un totale di 75 rientrava in Italia.
E sul nostro territorio, dal primo gennaio a ieri, sono stati scoperti 56 evasori totali e sono stati effettuati ben 600 interventi, tre al giorno, per confrontare la dichiarazione dei redditi con il tenore di vita del contribuente, espresso attraverso automobili di lusso, imbarcazioni, cavalli, ville con piscina.
Da diversi anni, non si registrava più un risultato tanto consistente di operazioni della Guardia di Finanza sul movimento di capitali ai valichi e sulla capacità contributiva misurata con il redditometro. Alcuni dati sono stati resi noti a margine della festa del patrono delle Fiamme Gialle, San Matteo, ieri, ultimo giorno di un’estate bollente, fra sequestri di bond americani, giapponesi e brasiliani; scoperte successive di ricchezze depositate all’estero; conclusione di una maxi inchiesta, in cui è comparsa anche la mafia, su 31 milioni di euro, oro e diamanti a parte, che hanno raggiunto la Svizzera all’interno di una rete di complicità, tra operatori finanziari, professionisti e spalloni. Sono 28 i dossier su operazioni finanziarie sospette e sono state tre le ispezioni antiriciclaggio. Non da ultimo, i preparativi per lo Scudo fiscale Ter: tutto questo e non solo questo delineano la caratteristica dell’unica città italiana di frontiera terrestre con un Paese extracomunitario, la Svizzera, storico “forziere d’Europa” conti occulti protetti dal segreto bancario. Como sembra il corridoio di collegamento tra la luce del sole e le zona d’ombra e lungo questo itinerario passano soldi d’ogni origine.
Un fiume di soldi: se non è legale, è uno dei più gravi fattori di insicurezza di un Paese, perché c’è da chiedersi quali affari l’abbiano alimentato. D’altra parte, il prelievo fiscale sugli onesti è sempre più pesante, per dare servizi e garantire diritti a tutti, anche a chi non si comporta bene. Forse lo stesso cittadino comune si sta ribellando ai furbetti e infatti sono state 90 le segnalazioni giunte al 117 della Guardia di Finanza, per orientare i militari su presunti abusi ed arbitrii, mentre la Procura della Repubblica ha coordinato e coordina le operazioni che assumono aspetti penali; la Dogana ha collaborato e collabora nel setaccio, l’Agenzia delle Entrate emette le sanzioni. Forse comincia a rendersi conto delle maglie più strette anche l’individuo che nel maggio scorso è stato perquisito al valico di Brogeda. Aveva una fasciatura toracica elastica, come chi ha problemi di salute. Ma forse per difendersi dal vento nocivo ai polmoni si era imbottito di 800mila euro in contanti. Ora è imbottito di guai.Da: La Provincia
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