Economia ticinese: la situazione migliora
Dopo il miglioramento fatto registrare nel 2013, la situazione delle aziende ticinesi nel 2014 si è stabilizzata in senso positivo. Risulta dall’annuale sondaggio effettuato dalla Camera di commercio del Cantone Ticino. Permangono le preoccupazioni per la stagnazione degli investimenti dovuta in particolare alle incertezze create dalla politica interna.
I miglioramenti registrati nel 2013 si sono sostanzialmente confermati nel 2014, per cui la situazione generale dell’economia cantonale può essere considerata buona. Va comunque tenuto conto che si tratta di valutazioni sull’andamento generale e che sussistono situazioni anche molti diverse fra i vari settori dell’economia e all’interno delle stesse categorie.
I dati rilevati fra i soci della Camera di commercio ticinese sono da considerare molto attendibili, visto che regolarmente tutti gli anni sono confermati da quelli rilevati dalle istanze ufficiali. Ciò è spiegabile con il fatto che partecipano all’inchiesta aziende ben radicate nel territorio ticinese.
Anche le prospettive per il 2015 sono all’insegna di una certa stabilità, malgrado le incertezze di un contesto mondiale particolarmente nervoso e imprevedibile e una realtà politica svizzera caratterizzata da un crescente numero di iniziative ostili alla libertà imprenditoriale e volte a stravolgere il sistema giuridico-istituzionale elvetico.
L’andamento degli affari nel 2014 è stato giudicato positivo (da soddisfacente a buono) dal 76% delle imprese, in linea con quanto previsto a fine 2013. A titolo di paragone, il 75% delle aziende aveva rilevato risultati positivi nel 2013, per cui ci si trova in una situazione di sostanziale stabilità positiva. Per l’andamento futuro, il 76% delle imprese prevede un andamento da soddisfacente a buono per il primo semestre del 2015 e la percentuale resta tutto sommato quasi invariata (74%) per le previsioni positive oltre i primi sei mesi dell’anno.
Per il momento non vi sono effetti particolarmente negativi per il reclutamento di personale a seguito dell’accettazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa dello scorso 9 febbraio 2014.
Red./Comunicato
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