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Terremoto: una mail per il parmigiano

2 giugno 2012 – 13:41Nessun Commento

(foto www.parmigiano-reggiano.it)

Le conseguenze dei due drammatici terremoti e dello sciame  sismico tutt’ora in atto che hanno messo in ginocchio l’Emilia sono gravissime sia per gli uomini sia per economia e agricoltura. Si stanno moltiplicando, in queste ore, le azioni tese a garantire la sopravvivenza di una regione fondamentale anche per l’equilibrio alimentare dell’Italia e dell’Europa. L’ultima iniziativa viene da Coldiretti: una mail per salvare il parmigiano. Si moltiplicano, infatti, gli sciacalli del formaggio che vendono un prodotto o rubato (a prezzi stracciati) o contraffatto.

Una mail per far ripartire l’economia e l’occupazione nelle zone colpite dal terremoto con l’agroalimentare che è il motore e il simbolo di questi territori. Per far fronte alle migliaia di richieste di chi vuole esprimere solidarietà acquistando Parmigiano Reggiano “terremotato” e gli altri prodotti agroalimentari tipici dei territori colpiti dal sisma, Coldiretti ha attivato la e-mail terremoto@coldiretti.it a cui ci si può rivolgere per inviare richieste, specificando nome, indirizzo, telefono, prodotto e quantitativo cui si è interessati.

Compatibilmente con la situazione di difficoltà che stanno vivendo i produttori verranno date – sottolinea Coldiretti – tutte le necessarie informazioni per contribuire concretamene a risollevare un comparto, come quello agroalimentare, che ha subito danni per 250 milioni di euro con crolli e lesioni ai magazzini di stagionatura, gli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre), danni ai macchinari e perdita degli animali sotto le macerie.

L’attivazione della mail, dimostrazione della volontà di ricominciare delle imprese colpite da sisma, è stata sollecitata dalle richieste dei cittadini che hanno intasato i centralini e la posta elettronica di Coldiretti in una sorta di gara di solidarietà.

Coldiretti e i produttori coinvolti, pur nelle grandi difficoltà organizzative causate dal sisma, puntano ad estendere la vendita anche ad altre città, attraverso i negozi, le botteghe e i mercati di Campagna Amica. Per avviare l’iniziativa nel modo migliore – spiega Coldiretti – occorre evitare le speculazioni sempre in agguato e dare ai consumatori le necessarie garanzie sulla qualità.. Sono perciò in corso – spiega Coldiretti – le opportune verifiche sul prodotto che può essere commercializzato, sulle modalità di acquisto e sui punti di vendita.

Purtroppo in tutt’Italia si stanno moltiplicando le vendite di grana o rubato o contraffatto e proveniente dall’estero, con un ulteriore peggioramento della filiera del parmigiano. Coldiretti raccomanda, quindi, di verificare che si tratti di parmigiano originale e proposto da rivenditori ufficiali e non improvvisati.

Red.

 

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