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Economia comasca in calo del −3,3% nel 2011

6 maggio 2012 – 11:07Nessun Commento

Como (foto Liliana Holländer)

Nel 2011 l’economia della provincia di Como ha registrato una contrazione del −3,3%. La ripresa osservata nel 2010 (+6,2%), quando la produzione industriale e le esportazioni sono risultate in forte crescita, lasciando sperare in una conclusione della fase recessiva e nell’avvio di una ripresa dell’economia, si è rivelata di scarsa durata. Tale andamento altalenante si ripresenta ciclicamente dal 2005 ad oggi e mette in luce la fase di difficoltà dell’economia locale.

È quanto emerge dal Rapporto sull’economia della provincia di Como per l’anno 2011 realizzato dall’Istituto G. Tagliacarne per la Camera di Commercio di Como e disponibile on-line sul sito dell’Ente camerale (www.co.camcom.gov.it). Lo studio ha comunque permesso di accertare che a livello di competitività Como fa parte del cluster dei sistemi forti aperti, caratterizzato dalla presenza di province economicamente ricche e performanti, che comprende Varese, Lecco,Bergamo, Venezia, Verona, Vicenza, Treviso, Padova, Udine, Bolzano, Ascoli Piceno.

Nell’ultimo anno il sistema imprenditoriale locale registra nel corso dell’ultimo anno un aumento del numero di imprese dello 0,5% a fronte di una lieve riduzione rilevata a livello nazionale (-0,1%). I settori che hanno registrato una maggiore crescita sono, a parte quelli dell’istruzione e delle utilities, che presentano un incremento pari o superiore al 50%, quelli della sanità (+20,7%), dell’estrazione di minerali (+7,1%), delle attività a supporto delle imprese (+5,1%), della fornitura di acqua (+3,4%) e delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+3,2%).

Si conferma in crescita il trend in crescita di imprese entrate in liquidazione o in procedura concorsuale. Il rapporto tra le imprese entrate in liquidazione e quelle complessivamente registrate risulta nella provincia di Como (1,7%) leggermente superiore a quello medio nazionale (1,6%). Tuttavia osservando i dati relativi all’ultimo quinquennio si registra complessivamente una variazione meno negativa rispetto alla media nazionale, con le imprese entrate in liquidazione aumentate tra il 2006 e il 2011 del 17% a Como a fronte del 37,3% in Lombardia e del 60,7% in Italia. Per quanto riguarda invece le imprese in procedura concorsuale nella provincia di Como, nonostante il trend sia in lieve diminuzione nel corso dell’ultimo anno, l’indice è salito in appena tre anni del 124,6%, una crescita superiore a quella media regionale (+73,2%) e nazionale (+57,8%).

Occupazione e disoccupazione

Nel corso dell’ultimo anno salgono in provincia di Como sia il numero di lavoratori impegnati che il numero dei lavoratori disoccupati per effetto delle difficoltà del sistema produttivo di assorbire l’aumento della forza lavoro. All’interno di questo quadro occorre tuttavia sottolineare un elemento di criticità: il tasso di occupazione maschile (75,5%) supera quello femminile (55,8%) di quasi 20 punti percentuali, un valore inferiore alla media italiana (21%), ma di forte ritardo rispetto alla maggior parte delle province del Centro-Nord. In ultimo il tasso Neet per la componente giovanile (15-29 anni) a Como risulta particolarmente contenuto (12,5% a fronte del 15,7% in Lombardia e del 22,1% in Italia), mettendo in luce una elevata operatività di questo target del mercato del lavoro comasco. All’interno della regione la provincia di Como si colloca in seconda posizione vicino alla limitrofa Lecco (11,4%), precedendo con scarti contenuti Milano e Lodi e più marcati le restanti province.

Internazionalizzazione

In valori assoluti le esportazioni di imprese localizzate all’interno del territorio provinciale ammontano, a fine 2011, a 5,1 miliardi di euro, in forte aumento sia rispetto all’anno precedente che al 2009. Dato che eguaglia i valori registrati immediatamente prima dell’inizio della crisi economica e finanziaria. Negli ultimi due anni, infatti, le esportazioni sono aumentate dell’11,5% nel 2011 e del 14% nel 2010, seguendo una dinamica in atto su larga parte del territorio nazionale. Rispetto al 2010 le esportazioni risultano in aumento verso tutti i mercati mondiali con la sola eccezione dell’Africa che registra una contrazione del 9,3%; tra gli altri la variazione più sostenuta si rileva in Asia (+20,7%) dove le imprese comasche si avvantaggiano dei tassi di crescita economica di importanti realtà e della conseguente domanda di macchinari, beni intermedi e di consumo finali. Seguono l’America (18,6%), gli Altri Paesi Europei (+17,2%), l’Oceania (+16,4%) e, con un tasso di crescita inferiore a quello complessivo, l’Unione Europea (7,7%), la cui domanda di beni e servizi risente della difficile congiuntura economica.

Dinamiche creditizie

A fine 2011 in provincia di Como risultano presenti 370 sportelli bancari, in aumento rispetto al 2007 del +2,8% (anche se in diminuzione rispetto al 2010), una variazione superiore a quella registrata a livello regionale (+2,4%) e nazionale (+1,7%): un fenomeno positivo per la crescita del sistema economico locale che, al tempo stesso, sembra evidenziare un’elevata attrattività del territorio per le imprese del credito. Il mercato del credito, infatti, rileva un lieve aumento sia nella raccolta (+0,5% i depositi) che negli impieghi bancari (+0,4%). Inoltre risultano in aumento i finanziamenti oltre il breve periodo, ossia quelli generalmente destinati a sostenere gli investimenti, che salgono tra il 2008 e il 2011 da quasi 9,2 a quasi 11,8 miliardi di euro, seguendo una dinamica di costante crescita che evidenzia una capacità del sistema bancario di affiancare le imprese nei processi di crescita aziendale. Di contro però sono aumentate negli ultimi tre anni anche le sofferenze bancarie, in linea con quanto in atto su larga parte del territorio nazionale. In ultimo il tasso di interesse applicato dalle banche alle imprese e all’economia in generale in la provincia di Como presenta un tasso medio superiore alla media nazionale e regionale attestandosi al 7%.

Red./Comunicato

 

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