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Norman Gobbi, l’ultima speranza dei frontalieri

4 aprile 2016 – 16:52Nessun Commento

Norman Gobbi

Attualmente un frontaliero che abita in zona di confine, e che quindi viene tassato alla fonte in Svizzera, paga in media quasi tre volte meno tasse dello stesso frontaliero che abita per esempio a Milano e che deve dichiarare il proprio reddito all’Agenzia delle entrate. In questo modo il fisco italiano incentiva la popolazione di confine a lavorare in Svizzera perdendo una cifra che viene valutata attorno ai 500 milioni di euro.

Non sorprende quindi che con il nuovo accordo fiscale sull’imposizione fiscale dei frontalieri l’Italia intenda ovviare a questa situazione. Naturalmente le cose non si possono cambiare subito: anche i frontalieri e le loro famiglie votano. E quindi il processo che porterà i frontalieri a pagare le tasse come tutti gli altri italiani, è stato spalmato su di una decina d’anni, fatte salve alcune facilitazioni, come per esempio una franchigia su di una fetta del salario.

Logico che i frontalieri protestino: diverse migliaia di euro frutto del lavoro oltre confine prenderanno in futuro la strada dell’Agenzia delle entrate. Meno logica l’opposizione da parte di quegli ambienti che in Ticino hanno fatto della lotta contro il frontalierato la loro bandiera. Al netto delle imposte italiane, un salario svizzero, se si tiene conto anche dei disagi del pendolarismo e delle incognite di un contratto di lavoro che dà nessuna garanzia contro il licenziamento, perde molto della sua attrattività. Con il tempo, quindi, lavorare in Ticino potrebbe diventare meno interessante.

Ma forse è proprio questa prospettiva a spaventare. Se effettivamente il numero dei frontalieri dovesse diminuire, Lega dei Ticinesi e affini si troverebbero improvvisamente a corto di argomenti per generare consensi elettorali. Meglio quindi rovesciare il tavolo, in modo da perpetuare un “problema” che tanto ha fruttato in termini elettorali. E trovandosi così paradossalmente alleati ai frontalieri stessi, per i quali lo status quo potrebbe continuare il più a lungo possibile.

MA

 

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