Accoglienza fredda del mercato all’Ops lanciata da Unicredit su Banco Bpm che rimescola il risiko bancario. A Piazza Affari giù anche Mps con Orcel che allontana le speculazioni che scommettevano sulla formazione di un terzo polo bancario
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – La recente designazione di Scott Bessent come Segretario al Tesoro degli USA ha avuto un effetto positivo sui mercati, grazie alla sua immagine di moderato e alla sua competenza nella gestione del deficit. Ciò ha portato Wall Street a stabilire un nuovo record intraday con il Dow Jones, e le borse europee a chiudere in positivo, tranne il Ftse Mib di Milano (-0,2%), che ha visto UniCredit scendere del 4,7% dopo l’annuncio di un’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm per più di 10 miliardi di euro, che ha fatto guadagnare a quest’ultimo il 5,5%, mescolando così le carte nel settore bancario italiano.
Nel resto d’Europa, il Dax di Francoforte chiude in aumento (+0,4%) così come l’Ibex di Madrid (+0,5%). Il Cac di Parigi registra una leggera crescita (+0,04%) mentre l’Aex di Amsterdam mostra un piccolo calo (-0,05%).
Wall Street termina la giornata in crescita: il Dow Jones sale dello 0,99% e il Nasdaq dello 0,27%. L’indice S&P 500 cresce dello 0,30%. Questi aumenti riflettono l’ottimismo dei mercati rispetto alla scelta del presidente eletto Donald Trump di nominare Scott Bessent a capo del Tesoro. Per quanto riguarda l’inflazione, gli occhi degli investitori sono puntati sull’indice Pce di ottobre, preferito dalla Federal Reserve, che sarà rilasciato mercoledì 27 novembre, lo stesso giorno in cui verranno diffusi i verbali dell’ultima riunione della Fed.
Andrea Orcel, alla guida di UniCredit, ha proposto uno scambio di azioni tra le due banche a un rapporto di 0,175 nuove azioni UniCredit per ogni azione di Banco Bpm, “con un prezzo implicito di offerta di 6,657 per azione”, inferiore ai valori ufficiali di chiusura di venerdì scorso. Nonostante ciò, le banche rimangono al centro dell’attenzione a Piazza Affari, soprattutto per il futuro incerto di Mps (-2,2%), dato che Banco Bpm ha recentemente acquistato il 3,5% del suo capitale, che aumenterà al 9% con la conclusione dell’OPA su Anima (-1,3%), che detiene il 4% di Mps. Orcel ha escluso eventuali piani su Mps, negando in una conferenza stampa qualsiasi “ambizione su Mps”. Ha inoltre precisato che l’acquisizione di Comerzbank in Germania procederà indipendentemente dall’operazione su Banco Bpm, descrivendola come “un investimento a lungo termine su cui attualmente non è necessario agire”.
A Milano chiudono in rosso anche Bper (-1,78%), Intesa Sanpaolo (-0,67%), Banca Popolare di Sondrio (-0,76%) e Mediobanca (-0,25%), mentre si distinguono positivamente St (+4,5%), Erg (+3,3%) e Interpump (+3,2%).
Nel mercato valutario, l’euro/dollaro mostra volatilità: il dollaro ha perso valore dopo la nomina di Bessent, ma si è poi ripreso, portando il cambio con l’euro a 1,048. Il cross euro/yen si attesta a 161,68, mentre il dollaro si scambia con lo yen a 154,4. Il petrolio registra un calo significativo con il Wti a 69,17 dollari al barile (-2,9%) e il Brent a 73,16 dollari (-2,7%). In aumento invece il prezzo del gas, quotato ad Amsterdam a 48 euro al megawattora (+2%). Infine, il Bitcoin rallenta avvicinandosi meno velocemente al traguardo dei 100mila dollari, scambiando a 96.323,5.
Lo spread tra BTp e Bund chiude con un leggero aumento, attestandosi a 126 punti base, rispetto ai 125 punti di venerdì. Il rendimento, invece, cala, chiudendo la sessione al 3,46%, rispetto al 3,51% della chiusura precedente.
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Esperta di finanza con oltre dieci anni di esperienza, Claudia Rossi fornisce consulenze strategiche su investimenti e gestione finanziaria nel contesto frontaliere. Laureata alla Bocconi, aiuta i nostri lettori a navigare il complesso mondo finanziario tra Italia e Svizzera.