Le minacce tariffarie di Trump non scuotono i mercati azionari europei
Nonostante le recenti minacce del presidente Trump di imporre nuovi dazi sull’acciaio e l’alluminio, i mercati azionari europei hanno chiuso la sessione in aumento, mantenendo livelli elevati. Il Ftse Mib di Piazza Affari ha concluso la giornata con un incremento dello 0,5%, superando la soglia dei 37.000 punti. Anche altre borse europee hanno mostrato una performance positiva, con Amsterdam che si è distinta registrando un aumento dello 0,8%.
Performance delle aziende italiane
Sul mercato milanese, Tenaris ha guidato la lista delle società con un impressionante balzo del 4,85%. Al contrario, la Banca Popolare di Sondrio ha visto un calo del 4%, posizionandosi come la peggiore della giornata. Mentre il settore bancario rimane in attesa di sviluppi riguardanti il rischio bancario, alcune istituzioni finanziarie hanno perso terreno: Banco Bpm è sceso dell’1,9%, Bper del 1,6% e Mps dello 0,97%. Tuttavia, Mediobanca ha mostrato una ripresa verso la fine della sessione con un aumento dello 0,6% e Unicredit ha chiuso con un leggero rialzo dello 0,4%.
Luci e ombre nel settore finanziario
Azimut e Banca Generali hanno entrambi brillato, con incrementi rispettivamente del 1,94% e del 3,1%, grazie ai risultati record ottenuti nel 2024. Questi risultati positivi dimostrano la resilienza di alcune istituzioni finanziarie nonostante le incertezze che gravano sul settore.
La giornata di borsa è stata anche caratterizzata dalla continua ascesa del prezzo dell’oro, che ha raggiunto nuovi massimi vicini ai 3.000 dollari per oncia, spinto in alto dalla continua tensione commerciale e dalle politiche tariffarie.
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