In un’epoca in cui si pensa che solo i lunghi percorsi accademici possano garantire uno stipendio elevato, ci sono professioni che sfidano questo preconcetto. Tra queste, una in particolare si distingue: un lavoro nell’industria cinematografica che, pur non richiedendo diplomi, può offrire un compenso fino a 4.000 euro al mese. Non è solo una questione di guadagni, ma anche di precisione, tecnica e un pizzico di coraggio.
Un lavoro fuori dall’ordinario
La missione principale di questo professionista è garantire la qualità visiva nelle sale cinematografiche. In parole semplici? Pulire con estrema cura gli schermi dei cinema, compresi quelli giganteschi come gli IMAX. Non si tratta certo di spolverare uno schermo di casa: ogni traccia di polvere, macchia o impronta può compromettere l’esperienza dello spettatore.
Oltre alla precisione, il lavoro richiede una buona dose di preparazione fisica. Gli schermi più grandi necessitano spesso di interventi in altezza, per cui non bisogna soffrire di vertigini. Inoltre, i tecnici lavorano spesso di notte, quando le sale sono vuote, rendendo il lavoro adatto a chi ha orari flessibili e una certa resistenza fisica.
Formazione richiesta: semplice ma fondamentale
Per entrare in questa professione non servono titoli di studio particolari, ma una formazione specifica è imprescindibile. La certificazione richiesta è il CQP (Certificat de Qualification Professionnelle) per cordisti di livello 1, un corso di circa 175 ore distribuite in 5 settimane. Questo percorso prepara i candidati non solo alle tecniche di pulizia, ma anche alla sicurezza durante i lavori in altezza. Una volta ottenuto il certificato, le opportunità non mancano, sia nei cinema tradizionali che in strutture iconiche come la Géode di Parigi o il Futuroscope di Poitiers.
Perché scegliere questa professione?
Oltre a un salario competitivo che può raggiungere i 4.000 euro mensili per chi lavora di notte sugli schermi più grandi, questa carriera offre la possibilità di lavorare in ambienti stimolanti e tecnologici. È un mestiere che unisce precisione, manualità e una buona dose di avventura, ideale per chi cerca una professione diversa dalle solite. Insomma, una strada inaspettata per chi vuole guadagnare bene senza passare anni sui libri.
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Luca Ferrari, caporedattore, è al centro dell’attualità di Infoinsubria. Con una carriera giornalistica iniziata a Torino, porta un’analisi critica e dettagliata degli eventi principali della regione, catturando l’attenzione dei nostri lettori con reportage di prima mano.