Il viaggiatore delle catastrofi, il nuovo romanzo di Maurizio Fantoni Minnella
Cosa resta dell’impegno quando la politica non è più in grado di dare risposte? Per Bruno N., il protagonista de “Il viaggiatore delle catastrofi”, il nuovo romanzo dello scrittore e regista di Varese Maurizio Fantoni Minnella (edito da Italic Pequod), la strada da prendere è quella umanitaria. Da New Orleans colpita dall’uragano Katrina, alla Palestina in preda alla violenza a una Bombay sferzata dai monsoni, Bruno N. si confronta le catastrofi della nostra epoca, scegliendo di stare con i più deboli e i più sfortunati.
Bruno N., architetto di una città mediterranea del nord italiano, dopo aver visto le torri gemelle crollare e moltissimi innocenti morire, decide infatti di lasciare il suo paese per inseguire l’uomo ovunque vi sia una catastrofe, come volontario, pronto ad aiutare laicamente coloro che soffrono. Una scelta motivata anche dal bisogno di aiutare se stesso, per affrontare la propria paura della morte come della vita. Sua moglie è con lui, ma presto tra i due avviene una separazione, dolorosa ma inevitabile: l’uomo sceglierà di stare con i più deboli e i più sfortunati, le vittime senza colpa delle catastrofi naturali che subito si trasformano in tragedie collettive e individuali.
Dunque seguiamo il protagonista lungo i suoi viaggi, a New Orleans dove impazza il grande uragano con un nome di donna, come a Bombay dove egli incontra perfino un italiano della sua stessa città o in una Palestina segnata dall’odio e dalla violenza. In ognuno di questi luoghi Bruno S., incontra le persone più disparate, vivendo l’esperienza di uno straniero che subito, occupandosi delle vite degli altri, diventa parte di quelle persone, delle loro paure e delle loro speranze.
Nell’epilogo, egli farà ritorno a casa, dove ad aspettarlo è sua figlia, che ormai non vede da alcuni anni. Tuttavia la nostalgia di tutta quella gente anonima, sofferente, impaurita, che chiede solamente di essere aiutata, insomma di un ritorno alla verità dei sentimenti elementari e necessari, lo condurranno di nuovo lontano, ma con più serenità e consapevolezza.
Forte di una scrittura letteraria, ben lontana del mondo verbale di internet e del giornalismo televisivo, il romanzo intende armonicamente coniugare il piacere della lettura con l’analisi di un’anima tormentata (come nella tradizione del romanzo mitteleuropeo), l’amore che nasce sulle rovine lasciate dall’uragano Katrina, con la descrizione fenomenologia di una catastrofe che nessuno potrà mai dimenticare, e infine, la pura invenzione narrativa con la cronaca, divenuta ormai storia di una moltitudine di uomini invisibili per i quali non vi sarà memoria.
Red./Comunicato
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