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Tassazione dei frontalieri: da Berna l’idea dello splitting fiscale

14 marzo 2014 – 10:552 Commenti

La deputazione ticinese alle Camere federali ha incontrato ieri la Consigliera federale Widmer-Schlumpf per nuovamente affrontare i temi caldi che toccano il Ticino. Proseguono le trattative con l’Italia e spunta l’idea dello splitting fiscale per la tassazione dei frontalieri.

La deputazione ticinese alle Camere federali ha incontrato ieri la Consigliera feerale Eveline Widmer-Schlumpf, a capo del Dipartimento federale delle finanze. All’ordine del giorno vi erano i temi caldi che toccano il Cantone ed i suoi rapporti con l’Italia. Dossier che il Ministro Widmer-Schlumpf ha definito “complessi” ma sui quali la Confederazione si sta chinando seriamente.

Infatti, le trattative fiscali con l’Italia sono riprese immediatamente dopo l’insediamento del nuovo governo Renzi. Proprio ieri il segretario di Stato Jacques de Watteville ha avuto un lungo incontro con una delegazione italiana incaricata di discutere questo tema con la Svizzera. L’impegno è quello di giungere ad un’intesa già entro maggio. Si tratta di un accordo che, negli auspici di Widmer-Schlumpf, riguarderebbe anche la questione della tassazione dei frontalieri, che, come noto, non può essere trattato separatamente né disdetto unilateralmente dalla Svizzera.

E proprio a questo proposito si starebbe facendo largo l’idea di concretizzare uno ‘splitting’ fiscale che, in pratica, prevederebbe una tassazione dei frontalieri analoga ai residenti in Ticino con la possibilità, poi, di dedurre quanto corrisposto al fisco in Svizzera dalla tassazione italiana.

Per i parlamentari ticinesi è stato importante ribadire nuovamente la necessità di ottenere un accordo soddisfacente per il Cantone, mentre per Widmer-Schlumpf fondamentale è evitare un’escalation che porterebbe a ritorsioni italiane. Una disdetta dell’accordo sui frontalieri comporterebbe la certa denuncia di tutta la convenzione da parte dell’Italia e ciò avrebbe quale conseguenza la caduta dello statuto dei globalisti con una perdita di incasso per il Ticino di circa 50 milioni di franchi.

Red.

 

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2 Commenti »

  • Marius scrive:

    escaletion ?

  • Mario scrive:

    Ma lo splitting fiscale esiste già per i “frontalieri” fuori zona di frontiera. Si tratterebbe solo di estendere questo ai frontalieri di frontiera, quindi, visto che questa è la sola differenza, e non penso che la Svizzera poi elargirà comunque i ristorni all’Italia, il patto del 1974 verrebbe comunque abolito de facto. O no?

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