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L’occasione per il primo incontro fra la Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf e il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan è stato il vertice del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale a Washington. I due ministri hanno affrontato i temi che hanno gelato i rapporti fra le due nazioni: fiscalità e frontalieri.

Si sono incontrati per la prima volta sfruttando i lavori del Fondo monetario internazionale a Washington i Ministri dell’economia svizzero e italiano per discutere di mancati accordi fra i due Paesi sui temi fiscali e dei lavoratori frontalieri. Eveline Widmer-Schlumpf e Pier Carlo Padoan si sono chinati sui due temi, consci del gelo che è calato sui rapporti fra Svizzera e Italia nel corso degli ultimi mesi.

E Widmer-Schlumpf ha tenuto a sottolineare che la Svizzera insisterà per un trattamento non discriminatorio sul rientro dei capitali: “Per come è strutturata la legge, in discussione al parlamento italiano a maggio, ci sarebbe una discriminazione nei confronti dei clienti italiani titolari di conti nelle banche svizzere rispetto a quelli che, ad esempio, hanno risparmi in Francia o Austria. Abbiamo detto che non lo accettiamo e su questo sono necessarie altre discussioni”, ha spiegato la consigliera federale ai microfoni della RSI.  Soprattutto, per quanto concerne la road map fiscale siglata con l’ormai ex Ministro Saccomanni, vi è la certezza che sarà mantenuta e non cancellata dal Governo entrante. Ma su come continueranno ora le trattative fiscali con l’Italia per ora non vi sono indicazioni. Widmer-Schlumpf auspica un impegno concreto da parte di Roma.

Fiscalità ma anche frontalierato. «Abbiamo toccato anche il tema dei frontalieri, confrontandoci sulla questione fiscale tra i due Paesi su chi deve incassare che cosa, e sul nodo della doppia imposizione – ha precisato Widmer-Schlumpf –. Nonostante il cambio di Governo in Italia gli incontri tecnici proseguono con le stesse persone e questo è incoraggiante».

Red.

 

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