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Quando la Svizzera perse Milano

30 marzo 2015 – 11:40Nessun Commento

1515 Marignano (foto Museo nazionale svizzero)

In occasione del 500esimo anniversario della battaglia di Marignano il Museo nazionale svizzero dedica all’evento una esposizione che si sofferma sulle cause e le conseguenze delle campagne militari condotte dalle potenze europee per il controllo di Milano e della Lombardia, con particolare attenzione al ruolo cruciale svolto dalla Confederazione. La mostra è incentrata sulla Milano intorno al 1500, oggetto di aspra contesa, sulla battaglia quale grande evento militare e sulle conseguenze della pace del 1516 per i Confederati: un importante spaccato di storia europea, a cavallo tra guerra e diplomazia.

«1515 Marignano» presenta circa 250 preziosi e significativi pezzi provenienti dalla Svizzera e dall’estero: raffinati ritratti rinascimentali di duchi e condottieri, parti del bottino delle guerre di Borgogna che trasformarono la Confederazione in potenza militare, i regali sontuosi che il papa donò nel 1512 ai Confederati a riconoscimento della loro influenza militare, disegni di artisti che parteciparono alle guerre di Milano e che illustrano la vita e la morte dei mercenari svizzeri, un cannone del peso di diverse tonnellate proveniente dall’arsenale reale che simboleggia la superiorità tecnico-militare dei francesi nonché il poderoso trattato del 1516 con 19 sigilli a dimostrazione del peso politico della pace tra la Confederazione e la Francia. Inoltre, accanto alla «Ritirata di Marignano» di Ferdinand Hodler esposta nella «Ruhmeshalle», la mostra consente di ammirare anche una bozza di questo famoso affresco, gentilmente concessa in prestito dalla Kunsthaus di Zurigo.

Il contesto della battaglia

Il rullo dei tamburi e il frastuono dei corni confederati da un lato, i tiri dell’artiglieria francese dall’altro: in suoni e immagini vengono evocate tutta la forza e la violenza della «battaglia dei giganti», con una colonna sonora d’effetto e scene animate che consentono ai visitatori di farsi un’idea del combattimento, durato all’incirca 20 ore.

Inoltre, una serie di video mostra importanti tappe storiche: la nomina nel 1512 del primo comandante in capo confederato, l’insediamento dei primi balivi a Lugano e a Locarno nel 1513, la celebrazione della vittoria del re di Francia nel 1515 a Milano e l’importante Alleanza sul servizio mercenario del 1521.

«Marignano» oggi

Gli uni si rammaricano della sconfitta dei confederati, altri salutano il ritorno dopo la battaglia ai «vecchi» valori di una Confederazione più sobria. Taluni collegano Marignano al principio della neutralità svizzera del 19° e 20° secolo, mentre i loro antagonisti combattono il «mito Marignano». Il Museo nazionale svizzero coglie l’occasione della commemorazione di Marignano per organizzare una speciale mostra ad ampio respiro, arricchita da una serie di dibattiti in tre parti (in tedesco) sul tema «Marignano – tra storia, narrazione, politica e cultura».

Red./Comunicato

 

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