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Svizzera: un partito contro “Power Point”

11 luglio 2011 – 11:09Nessun Commento

Power Point presto in soffitta? (cc Thirteen Of Clubs)

In Svizzera è nato un movimento che vorrebbe bandire dalle aziende l’utilizzo di Power Point. Il software, molto utilizzato nei corsi di formazione è inutile, noioso e provoca oltretutto alte perdite alle aziende. Questa, almeno, è l’opinione di Matthias Poehm, formatore aziendale di lunga data, secondo il quale Power Point dovrebbe essere messo al bando. Per raggiungere il suo scopo, lo specialista elvetico, ha lanciato la raccolta delle firme per indire un’ iniziativa popolare e punta a costituire al più presto un partito politico. Obbiettivo: fare eleggere alcuni attivisti “anti-slides nel parlamento nazionale. Le elezioni legislative sono previste il prossimo ottobre.


Matthias Poehm sa di cosa parla. Formatore aziendale da 15 anni e esperto del “parlare in pubblico” è arrivato alla conclusione che l’utilizzo di Power Point, per le presentazioni e i corsi seminariali, oltre che inutile, è fuorviante, noioso e soprattutto costoso. Poehm calcola che l’utilizzo di questo software provochi alle aziende svizzere, costi annuali che superano i due miliardi di franchi. In tutta Europa la fattura si eleva a oltre 100 miliardi. ”Le diapositive (slides) tendono ad annoiare i partecipanti, riducono la motivazione del pubblico e causano una perdita economica e di tempo alle aziende” afferma Poehm nel suo libro “The PowerPoint fallacy”.

Tornare a carta e cavalletto

Per Poehm, la soluzione è quella di tornare ai vecchi fogli mobili appoggiati su un cavalletto, che si girano a mano, dopo averci disegnato sopra. Il vantaggio di tale sistema sarebbe quello che gli spettatori seguendo l’illustrazione plastica del ragionamento, si sentono molto più coinvolti e partecipi. Se le perplessità di Poehm, relativamente a Power Point ci possono stare, altra cosa è lanciarsi in politica con lo scopo di “bandire” il software dalle aziende. Matthias Poehm, oltre a lanciare un’iniziativa popolare, con relativa raccolta di 100 mila firme, (tante ne servono in Svizzera) vuole, infatti, creare un partito anti “Power Point”. In occasione delle prossime elezioni nazionali di ottobre, Poehm spera di fare eleggere alcuni attivisti “anti sliedes” nel parlamento federale.

Mario Besani

 

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