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UDC: una campagna shock per espellere gli stranieri

4 ottobre 2010 – 22:07Nessun Commento

©UDC

Altro che ratti! L’Udc (Unione democratica di centro) nazionale, si prepara a lanciare una campagna shock per convincere gli elettori svizzeri che gli stranieri che hanno commesso crimini vanno espulsi. Insomma, se la sezione Udc ticinese, la scorsa settimana, ha fatto discutere con i suoi manifesti che chiamavano alla “derattizzazione” del Cantone, la segreteria nazionale va ben oltre.

Tutti si ricorderanno i manifesti con le pecore bianche che scacciano – dal suolo elvetico – quelle nere. Oppure i corvi che fanno a pezzi, con il becco, la Svizzera, o ancora la campagna contro i minareti. L’Udc , che non manca certo di fantasia, sta lanciando una nuova serie di manifesti-shock. Il 28 novembre prossimo il popolo svizzero sarà, infatti, chiamato a votare sull’“iniziativa-espulsioni” lanciata proprio dall’Udc che chiede che tutti gli stranieri che si sono macchiati di un crimine, siano banditi dalla Svizzera.

Una proposta che per il Parlamento e il Consiglio federale va oltre la costituzione e ai trattati internazionali, in quanto basta una qualsiasi infrazione della legge per decretare automaticamente l’espulsione. Per questo Governo e Parlamento propongono un controprogetto meno drastico, che concede la libertà al giudice – a dipendenza della gravità del reato commesso – di decretare o meno l’espulsione. Se l’iniziativa venisse accettata, ha detto il Governo, ci sarebbero, ogni anno, almeno 1400 espulsioni.

Contro-progetto inaccettabile

Per l’ Udc il contro-progetto è inaccettabile. Il partito teme, infatti, che chi riesce a evitare l’ espulsione possa poi in futuro acquisire anche la nazionalità svizzera. Dunque l’Udc si prepara a dare battaglia. Così, oggi a Berna, è stata presentato il lancio di una campagna “antistranieri” costituita da una serie di manifesti a grande impatto emotivo. Su un manifesto s’intravvede il viso di un individuo con la scritta “Ivan S., stupratore e ben presto svizzero?”. Su un secondo: “Faruk B., assassino” E poi: “Ismir K., truffatore sociale”. Infine “Maurice C., pedofilo”.

Insomma, ancora una volta, l’Udc costruisce la sua battaglia su immagini scioccanti per tentare di conquistare i votanti. E non è detto che il sistema, come già successo più volte in passato, non possa fare breccia.

Mario Besani

 

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