I frontalieri saranno tassati sia in Svizzera che in Italia
Una parte del salario dei frontalieri dovrebbe esser tassata in Svizzera, l’altra in Italia: è questa la direzione in cui sta avviando la trattativa fra Svizzera e Italia sui problemi fiscali, secondo le dichiarazioni rilasciate al Corriere del Ticino dal capo negoziatore italiano Vieri Ceriani.
Il diplomatico italiano precisa le dichiarazioni rilasciate dal ministro delle finanze Padoan, e respinge le accuse svizzere all’Italia di non voler giungere ad un accordo. Secondo Vieri Ceriani, i ritardi sono dovuti al mutamento del contesto internazionale, che ha costretto i negoziatori a prendere in considerazione aspetti nuovi. Un accordo entro la prossima primavera sarebbe ancora possibile.
Riguardo alla tassazione del salario dei frontalieri e al problema dei ristorni, si delinea un cambiamento del sistema di imposizione, che prevede la reciprocità e la divisione dei diritti di tassazione. Da quanto si capisce in questo modo cadrebbe la necessità di procedere al ristorno all’Italia di una parte delle imposte incassate, in quanto questo gettito verrebbe incassato direttamente dall’Italia.
Dalle dichiarazioni di Ceriani risulta che si tratta di definire ancora aliquote e detrazioni. “C’è anche una questione di non unicità dell’aliquota: in Svizzera c’è un imposta federale, una cantonale e una comunale; in Italia l’imposta è statale, con addizionali regionali e comunali. Il frontaliere svizzero che lavorerà in Italia sarà assoggettato all’Irpef per la parte statale, ma le addizionali regionali e comunali quali saranno? Resta ancora da definire».
Il gettito preso in considerazione rimane uguale. Per i frontalieri, ciò vorrebbe dire che il carico fiscale complessivo non dovrebbe aumentare. Ma come verranno divisi gli introiti? Da parte italiana c’è poca disponibilità a riconoscere al Ticino il diritto di incassare di più. E poi rimane da capire a chi andranno a finire questi soldi: ai comuni italiani di confine, come finora, o al governo centrale?
Intanto sembra che la ministra svizzera delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf e il collega italiano Padoan abbiamo chiarito le reciproche posizioni dopo il polemico scambio di battute in margine alla riunione del Fondo monetario internazionale a Washington. In un nuovo incontro in Lussemburgo, in occasione della messa a punto dell’accordo che pone fine all’annoso contenzioso tra Svizzera e Unione Europea sulla fiscalità delle imprese, i due ministri hanno adottato un tono più distensivo.
Red.
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“Per i frontalieri, ciò vorrebbe dire che il carico fiscale complessivo non dovrebbe aumentare” … scommettiamo che il carico fiscale invece sicuramente aumenterà?
E’ quello che penso anch’io..Se entrambi vogliono ricavare più soldi, sicuramente, ci sarà un aumento.
Forse, più da parte italiana che da quella svizzera. Secondo me, alla fine, ci sarà il trattamento come quello dei frontalieri fuori zona. L’italia prende più soldi e la Svizzera potrà assecondare il subbuglio popolare contro i frontalieri (le elezioni sono alle porte)
Salve ma ci sara’ ancora l’ imbarazzante differenza tra frontalieri e frontalieri fuori zona?