Indipendente residente in Svizzera che lavora in Italia
Da qualche settimana io e mia moglie ci siamo trasferiti in Cantone Ticino, ottenendo il permesso B. Mia moglie, però, continua a lavorare in Italia come libera professionista. Ora salta fuori che in Italia, se lavora fuori dal suo studio presso un’organizzazione sostituto d’imposta (ad esempio, una scuola) deve avere una ritenuta definitiva alla fonte del 30%. Considerando che fino a poco fa era sotto il regime dei minimi, il salto è notevole. Sapete quale può essere la soluzione per, almeno, pagare le stesse tasse di prima?
La ritenuta alla fonte ha del 30% ha probabilmente a che fare con il trasferimento in Svizzera. Si dovrebbe poter far valere la ritenuta come credito d’imposta nei confronti del fisco svizzero al momento di dichiarare in Svizzera. Non siamo in grado di valutare altre opzioni, anche perché avremmo bisogno di informazioni più dettagliate. Molto in generale: per lavorare in Italia come indipendenti (autonomi) con domicilio in Svizzera, se l’ufficio è in Svizzera per fatturare ai privati bisogna avere un rappresentante fiscale in Italia; se l’ufficio è in Italia bisognerebbe dotarsi di partita Iva ed eventualmente pagare anche i contributi Irap e Inps. Per informazioni più precise meglio rivolgersi ad un commercialista.
(ringraziamo per i suggerimenti lo studio Bottoni, Viggiù, i)
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Mi trovo in una situazione analoga: permesso B e lavoro come dipendente nella Svizzera francese.
Sono ingegnere ed in Italia, prima di trasferirmi, avevo la PIVA che ora ho chiuso. Due delle ditte a cui facevo delle consulenze (progetti) ancora mi domandano di lavorare per loro, se volessi farlo dalla Svizzera a cosa vado incontro fiscalmente?
@ Giuseppe: ormai lei è un contribuente svizzero (partiamo dal presupposto che si sia regolarmente anche iscritto all’Aire). Se i clienti italiani sono ditte, non ha bisogno di un rappresentate fiscale in Italia: lei fattura senza IVA, e le ditte si autofatturano l’Iva italiana. Le entrate andranno dichiarate al fisco svizzero.
Anch’io ho un problema molto simile. Vivo nella Svizzera tedesca con un permesso B e la mia ragazza vorrebbe raggiungermi nei prossimi mesi. Lei ha intrapreso da poco una piccola attivita’ artigianale-artistica in Italia per la quale ha gia’ dei clienti italiani (aziende). Per continuare a lavorare per loro una volta trasferita, talvolta sara’ possibile effettuare l’intera realizzazione qui in Svizzera, altre volte lei invece dovra’ recarsi per un periodo piu’ o meno lungo in Italia nel caso sia necessaria la realizzazione “in loco”. Quali possono essere gli adempimenti fiscali e previdenziali a riguardo (sia qui che in Italia)?
@ Pietro: la sua ragazza dovrà farsi riconoscere come indipendente dalla sicurezza sociale svizzera, annunciandosi all’Ufficio delle assicurazioni sociali del cantone di domicilio. A questo punto può fatturare in modo indipendente, e dichiarare il suo reddito in Svizzera. L’Iva svizzera si paga solo a partire da una cifra d’affari di Fr. 100′000. Alle ditte italiane fatturerà senza Iva (vedi sopra).