Dichiarazione che la ditta non rientra nelle categorie della “black list”

Un cliente italiano mi ha chiesto una dichiarazione che dimostri che la mia ditta non rientra nella categoria che figura sulla “black-list”. Cos’è questa “black list”? Come faccio a procurarmi i documenti richiesti?

La “black list” è una lista, ai fini fiscali italiani, di paesi sparsi in tutto il mondo che offrono una fiscalità privilegiata alle proprie società residenti. La Svizzera fa parte di questa lista. Gli adempimenti nei confronti dell’erario per le società italiane in tema di “black list” sono essenzialmente due:

1) evidenziare nella propria dichiarazione dei redditi gli acquisti di beni e servizi fatti nei suddetti paesi;

2) dichiarare mensilmente o trimestralmente all’Agenzia delle Entrate gli acquisti e le vendite di beni e servizi intercorsi con paesi black list.

L’Agenzia delle Entrate potrebbe di fatto non riconoscere i costi sostenuti, in paesi black list, da società italiane in presenza di un sospetto di fiscalità privilegiata a favore del soggetto estero che ha fornito beni e servizi. Quindi, in relazione al primo punto, puo’ essere utile alla società italiana avere una certificazione rilasciata dalle competenti autorità fiscali svizzere in cui si evidenzia, se del caso, come la società svizzera non goda di alcun privilegio sulle imposte in vigore nella Confederazione. Ed è proprio questo l’oggetto ed il motivo del documento menzionato nella domanda. Peraltro gli uffici fiscali svizzeri conoscono già questa richiesta e sono già in grado di rilasciare una dichiarazione valida ai fini fiscali italiani.

Per il punto numero due non esistono alcune eccezioni; infatti l’obbligo di dichiarazione mensile o trimestrale di acquisti e vendite di beni e servizi con paesi black list non ha alcuna limitazione: tutti i soggetti passivi IVA italiani devono fare questa dichiarazione e a nulla serve il documento sopra citato.

Esempi di certificazioni della Camera di commercio dell’industria e dell’artigianato del Cantone Ticino

(ringraziamo lo studio fiscale Giorgio Rizzi, Milano, [email protected] e lo studio Lamoni, Garcia-Arjona, Lugano, [email protected] per la consulenza)