Residenza in Italia, lavoro in Svizzera per meno di 90 giorni all’anno

Vivo da alcuni anni a Zurigo con la famiglia con un permesso di dimora B. Mia moglie ha ora trovato un lavoro in Italia, dove andrà ad abitare con nostro figlio. Dato che per lavoro sono per più di metà dell’anno in viaggio all’estero, che conseguenze avrebbe lo spostamento della mia residenza in Italia? Mi sono informato sulla possibilità di ottenere un permesso G, ma il Canton Zurigo richiede in questo caso la presenza in azienda per almeno 12 ore alla settimana. Che permesso dovrei chiedere per lavorare in Svizzera, visto che a Zurigo mi recherei non più di un giorno al mese?

Effettivamente il Canton Zurigo chiede che i frontalieri siano presenti in azienda almeno 12 ore alla settimana. Ma visto che un cittadino dell’Unione europea può lavorare in Svizzera senza dover chiedere un permesso di lavoro fino a 90 giorni all’anno, riteniamo che lei potrebbe lavorare regolarmente a Zurigo semplicemente rispettando  l’obbligo di notifica: la sua impresa dovrebbe aprire un conto per la notifica online e notificare con almeno un giorno di anticipo la sua presenza in ditta (vedi: https://www.sem.admin.ch/sem/it/home/themen/fza_schweiz-eu-efta/meldeverfahren.html ). Scegliendo questa soluzione, non avrebbe più bisogno di mantenere la residenza a Zurigo e potrebbe disdire il permesso B.

Dal punto di vista fiscale continuerebbe a venir tassato alla fonte: la ditta dovrà versare l’imposta alla fonte solo per il salario guadagnato nei giorni in cui lavora in Svizzera. Oppure prelevarlo come finora sul salario totale, ma in questo caso lei avrà la possibilità di inoltrare all’ufficio dell’imposta alla fonte del Canton Zurigo (entro il 31 marzo dell’anno successivo) una domanda  di tassazione correttiva per i giorni in cui non ha lavorato in Svizzera (che dovrà essere documentata con le prove della sua assenza dal territorio svizzero). Come residente in Italia dovrà poi dichiarare il reddito svizzero all’Agenzia delle entrate, facendo valere le tasse pagate in Svizzera come credito d’imposta.

Consigliamo comunque di verificare queste opzioni chiamando l’Ufficio della migrazione e l’Ufficio delle imposte alla fonte del Canton Zurigo.

Se in Italia lei non dimorasse più di 183 giorni all’anno, dal punto di vista fiscale andrebbe valutata anche la possibilità di mantenere la sua residenza a Zurigo, per approfittare della tassazione svizzera più conveniente. Il fatto di avere la famiglia in Italia potrebbe però provocare un accertamento da parte del fisco italiano, nel corso del quale dovrà essere in grado di provare la sua assenza dal Paese per più di metà dell’anno (clicca).