Acquisto casa con il capitale del Secondo pilastro
Dopo 15 anni in Svizzera con la mia famiglia vogliamo ritornare al nostro paese in Italia. Vorremmo acquistare un appartamento per viverci. Chiediamo se possiamo usare la somma del Secondo pilastro per avviare il pagamento.
Impiegare il capitale del Secondo pilastro per finanziare l’acquisto di una casa o di un appartamento è possibile, anche per chi risiede all’estero. Non bisogna però pensare di poter chiedere i soldi e poi andare a cercare casa. Per cominciare il prelievo è possibile solo per acquistare o ristrutturare una abitazione propria, in cui si intende risiedere. L’importo minimo per un prelievo anticipato ammonta a Fr. 20 000. Fino a 50 anni non è prevista una soglia massima: si può prelevare anche l’intero importo. A partire da 50 anni ci sono delle restrizioni: si può prelevare quanto accumulato fino all’età di 50 anni o metà della prestazione di libero passaggio attuale, a seconda di quale sia l’importo più elevato. Questo è possibile fino a 3 anni prima del pensionamento ordinario. Eventualmente il regolamento della Cassa pensione può prevedere una regolamentazione più conveniente.
La Cassa pensione vuole poi essere sicura al cento per cento che i soldi prelevati vengano destinati all’acquisto di una casa. Per versare i soldi chiederà quindi una documentazione molto dettagliata.
I documenti richiesti sono indicati nei regolamenti delle Casse pensioni e possono anche divergere. Ma in generale bisogna prepararsi a presentare le copie dell’atto di domicilio (per l’Italia, iscrizione all’AIRE del comune dove si risiede), dell’atto di compravendita o bozza definitiva del contratto d’acquisto, e, se l’iscrizione è già avvenuta, dell’iscrizione al registro fondiario, e infine la conferma, da parte della banca a cui verranno girati i soldi, che questi saranno destinati all’acquisto di una casa o di un appartamento.
Se la casa deve ancora essere costruita o ristrutturata, la Cassa pensione potrà chiedere le copie della licenza di costruzione, del contratto d’opera con l’architetto o con l’impresa di costruzione, dei contratti d’appalto, della distinta delle spese e dei preventivi degli artigiani.
Ricordiamo inoltre che il prelievo anticipato deve essere approvato dal coniuge, a cui spetta la metà del capitale accumulato dopo il matrimonio. Per questo la Cassa pensione chiederà anche l’estratto dello stato civile, e se la proprietà che si intende acquistare non si trova in Svizzera, l’autenticazione della firma del coniuge o convivente registrato da parte un notaio o dell’autorità comunale competente.
È quindi consigliabile prendere contatto per tempo con la Cassa pensione per farsi spiegare la procedura, e a seconda delle informazioni che si riceve, organizzarsi in modo da poter far fronte a tutte le spese preparatorie all’acquisto, perché i soldi della Cassa pensione potrebbero essere disponibili solo a transazione avanzata.