Sono una cittadina svizzera con la doppia nazionalità italiana. Da qualche mese mi sono trasferita definitivamente in Italia. Ho deciso di voler riscuotere il II Pilastro, ma vorrei sapere le modalità fiscali, in quando nessuno conosce il problema…
Per ottenere la liquidazione del capitale della cassa pensione (II pilastro) bisogna mettersi in contatto con il Fondo di previdenza presso cui si è assicurati (che normalmente informa sul capitale risparmiato) o, con l’Ufficio di coordinamento delle Casse pensioni svizzere con i paesi membri dell’Unione europea. Sul sito si trovano informazioni e formulari. Attenzione che dal 2007 le condizioni per riscuotere il capitale della cassa pensione svizzera sono cambiate: non basta più solo trasferirsi all’estero, ma bisogna dimostrare, con un attestato dell’INPS, che non si è più assoggettati ad assicurazioni obbligatorie e quindi a versare contributi previdenziali.
Al momento della liquidazione, l’Istituto di previdenza professionale svizzero preleva una trattenuta alla fonte, L’aliquota prelevata dal fisco svizzero sulla liquidazione della cassa pensione dipende dall’ammontare del capitale e da altri fattori (vedi Direttive n. 6 e 7) della Divisione delle contribuzioni dove c’è anche una tabella con le aliquote).
Chi rientra in Italia è tenuto a a dichiarare al fisco italiano la somma riscossa. Quando il beneficiario produce un attestato dell’Agenzia delle entrate che dimostri l’avvenuta dichiarazione all’Agenzia delle entrate, l’imposta prelevata in Svizzera viene rimborsata.
Su come vada tassato il II pilastro in Italia fino ad ora c’erano indicazioni contradditorie. Ora è stata fatta chiarezza: le prestazioni del cosiddetto Secondo pilastro, in qualsiasi forma esse vengano riscosse, verranno tassate dall’Italia con una aliquota del 5%. Questa nuova legge è stata varata quest’anno (2017), e si applicherà quindi alle dichiarazioni a partire dal 2018. In attesa che l’Agenzia delle entrate indichi come affrontare i casi in sospeso, per questi ultimi la situazione rimane poco chiara.
La cosa importante da fare, a nostro parere, è dichiarare qualcosa, in modo da non figurare come evasori. Vista la confusione tanto vale applicare già l’aliquota del 5% prevista dalla “voluntary disclosure” e dalla nuova legge. Se si sceglie questa strada, la rendita o la liquidazione del Secondo pilastro svizzero va inserita nel quadro RM del modello Unico, inserendo l’aliquota del 5% prevista per esempio anche per la pensione svizzera AVS. Non esiste la possibilità di far valere una franchigia.
È consigliabile farsi assistere in questa procedura da un patronato o da un commercialista.
(ringraziamo per i suggerimenti lo studio Andrea Bottoni, Viggiù)
Sono un cittadino italiano residente in Svizzera da molti anni(iscritto AIRE con centro affari e interessi in Svizzera)con un rapporto di lavoro dipendente. A breve ritornero’ definitivamente in italia. Per effetto del mio trasferimento gli averi depositati presso la Cassa Pensione verranno trasferiti in un conto di libero passaggio (nel mio caso si compone di una parte obbligatoria ed una sovraobbligatoria). Vorrei chiedere se il conto di libero di passaggio (che intenderei lasciare in Svizzera) dovrà essere indicato nel quadro RW come consistenza fine anno. Grazie.
@ luca: il nostro suggerimento è di dichiarare la parte sovraobbligatoria degli averi nel quadro RW, e fare lo stesso aggiungendo i redditi della stessa nel quadro RM. Ma la materia non è semplice. È forse meglio chiedere consiglio a uno specialista.
(ringraziamo per i suggerimenti lo studio Bottoni, Viggiù, info@studio-bottoni.it)
tra 1 mese rientro in italia. Ho diritto alla pensione AVS svizzera e a una rendita mensile della cassa pensione. La pensione AVS la lascio arrivare in Italia mentre la rendita mensile rimane in Svizzera. >E’ chiaro che dovro’ denunciare al fisco tutte e due le Rendite. Mi dicono che per la pensione AVS la tassazione del 5% sara’ alla fonte, mentre non so quanto bisogna pagare per la rendita della cassa pensione. Potete aiutarmi? Grazie
@ Luigi: Per quel che riguarda la rendita AVS questa arriva in Italia all’Istituto di Credito incaricato che ne convertirà il valore in Euro e applicherà una ritenuta del 5%. Questa rendita non va ulteriormente dichiarata.
Per quel che riguarda invece la rendita della cassa pensione non è oggetto di trattenute alla fonte e dovrà essere dichiarata nella dichiarazione fiscale italiana.
(ringraziamo per i suggerimenti lo studio tizianabarranca@gmail.com)
@Luigi: quando rientrato in Italia lei dovrà indicare all’AVS il conto corrente italiano dove inviare la sua pensione AVS. La banca italiana accrediterà però sul suo conto la cifra convertita in euro meno il 5%. Sarebbe meglio avere un conto in franchi in Italia cosi decide lei quando cambiare. Per la rendita da 2° pilastro purtroppo avrà una duplice tassazione. L’importo di rendita annuale va dichiarato con modello unico modulo RW e le faranno pagare (se dovuta) l’IRPEF in Italia su questo reddito. L’istituto assicurativo svizzero per poter pagarle la rendita da 2° pilastro deve appoggiarsi ad un suo conto corrente svizzero o italiano. Qui deve decidere perchè entrambe le cose hanno conseguenze. Se la rendita viene inviata su un conto svizzero allora lei è tenuto a dichiarare tramite modulo RM (modello unico) anche il conto estero e l’importo medio di questo conto che sarà soggetto a tassazione IVAFE tramite aliquota applicabile (il conto estero è tassato con qualche decina di euro anche se a zero). Se si fa accreditare la rendita su un conto italiano (sempre se l’istituto assicurativo svizzero lo permetta), paga le spese bancarie e tasse su interessi (sempre che non vada in porto la tassazione alla fonte da bonifici provenienti dall’estero, ora sospesa fino a luglio 2014).
Ciao a tutti,
mia madre sta per andare in pensione (inizio 2015) e deve ritirare il pilastro, saranno circa 60 mila euro. E’ andata in Svizzera alla cassa previdenza e le hanno detto che loro tassano il 5% e hanno consigliato ovviamente di tenere i soldi in una banca svizzera perche’ rendono di piu’ e quando abbiamo bisogno possiamo prelevarli mano mano.
Siccome a noi non va di lasciare soldi oltreconfine vorrei sapere dopo aver pagato il 5% di imposte all’estero se facciamo mettere il denaro su un libretto postale o conto bancario (cosa consigliate ?) quanto ci fanno pagare di tasse ? Ho letto il 12,5% ma non ho capito se sul capitale (ovvero 5 mila euro che mi sembra un’assurdita’) o solo sugli interessi maturati ?
Grazie per l’aiuto
@ Simone: come abbiamo spiegato nell’articolo (vedi sopra) la procedura più vantaggiosa è quella di dichiarare pagando l’imposta italiana sugli interessi e poi farsi rimborsare l’imposta preventiva svizzera.
Salve,
lavoro in svizzera da circa 8 anni. Purtroppo sono stato licenziato e dal 1 luglio andrò in disoccupazione. Nel mese di luglio avvierò attività commerciale a Como e volevo sapere se posso ritirare il II pilastro per avvio attività autonoma?
Ci sono vincoli in tal senso? A chi devo rivolgermi per effettuare la richiesta?
Grazie mille per il vostro supporto,
Cordialmente
@ Gennaro: se lei in Italia rimane sottoposto all’obbligo di assicurazione per le prestazioni di vecchiaia, invalidità e superstiti non può usufruire della liquidazione.
Per verificarlo deve inoltrare una richiesta di accertamento alla sua Cassa pensione, o direttamente al Fondo di garanzia LPP, mediante un apposito formulario. Il formulario, firmato dalla persona assicurata va inviato al seguente indirizzo:
Fondo di garanzia LPP, Ufficio di direzione, Casella postale 1023, CH-3000 Berna 14.
Il Fondo di garanzia LPP inoltra la richiesta all’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS) in Italia e verifica contemporaneamente se a vostro nome sono stati annunciati all’Ufficio centrale del 2° pilastro altri averi provenienti dalla previdenza professionale. L’Istituto Nazionale Previdenza Sociale verifica, riferendosi ad un giorno di riferimento (90 giorni dopo la notifica di partenza presso le autorità competenti in Svizzera), se voi siete obbligatoriamente assicurati per le prestazioni di vecchiaia, invalidità e superstiti.
Salve a tutti
Ho fatto la domanda per avere il 2 pilastro volevo sapere dopo quanti giorni dalla domanda ti versano i soldi grazie
@ Matteo: 2-3 settimane, se la domanda è stata accettata.
Gentili di infoinsubria
chiedo informazioni a voi se’ ci sono delle nuove disposizioni che regolano la tassazione al fisco italiano del secondo pilastro Svizzero(cassa pensione Svizzera)
sono rimpatriato e ho prelevato la somma della sopraobligatoria depositandola su un conto Svizzero, sono stato in diversi cap e commercialisti ma ognuno di questi interpretano in modo diverso e io mi trovo in una situazione imbarazzante confuso. E pur vero che la legge e’ uguale per tutti e non ammette ignoranza ma e’ pur vero che in questi uffici ci sono persone incompetenti
che non solo danno informazioni errate ma portano a fare dei passi sbagliati da non poter piu tornare indietro.
Vi ringrazio e vi saluto cordialmente
@ Angelo: le informazioni sono contradditorie perché non ci sono indicazioni univoche da parte dell’Agenzia delle entrate. A nostro parere l’opzione migliore è quella indicata nell’articolo.
Salve, avrei una domanda, a Marzo prossimo dovrei tornare “definitivamente” in Italia per problemi di salute riguardanti mia madre, non andrò a lavorare , vorrei sapere se una volta andato via dalla Svizzera posso ritirare i pilastri 1° e 2° , non ho ben capito sinceramente.
Cordialmente
@ Giovanni: il 1. pilastro non si può ritirare. Quando raggiungerà l’età della pensione avrà diritto a una pensione commisurata agli anni contributivi. Il 2. pilastro può venir liquidato, ma solo se in Italia non si è più sottoposti ad alcun obbligo contributivo, fatto che deve venir certificato dall’INPS. Sul tema della liquidazione della Casssa pensione svizzera (o Secondo pilastro) vedasi anche questo articolo: https://www.infoinsubria.com/nessuna-liquidazione-del-secondo-pilastro-se-si-lascia-la-svizzera/.
Buongiorno, a fine anno 2017 torno in Italia definitivamente, vivo a Lugano da 2 anni, starò fermo per 2/3 mesi andato via da qui e non lavorerò, quali sono le condizioni per poter ritirare il secondo pilastro? posso ritirarlo ? poi per sapere quanto ho accumulato di secondo pilastro a chi mi devo rivolgere?
@ Giovanni: per poter ritirare il secondo pilastro deve produrre un certificato dell’INPS che attesti che lei non versa contributi sociali in Italia:https://www.infoinsubria.com/nessuna-liquidazione-del-secondo-pilastro-se-si-lascia-la-svizzera/.
Il capitale accumulato risulta dal conteggio che dovrebbe ricevere annualmente dal Fondo di previdenza attraverso il datore di lavoro, oppure può chiedere al Fondo di previdenza stesso.
Ci sono voci che dicono che prossimamente non si potra più ritirare il 2 pilastro?
E vero che si puo ritirare 5 anni prima del pensionamento?
Grazie
@ Sandro: non sappiamo a cosa si riferisce. Già da qualche anno per i cittadini UE è più difficile ritirare il Secondo pilastro quando si rientra in patria (https://www.infoinsubria.com/nessuna-liquidazione-del-secondo-pilastro-se-si-lascia-la-svizzera/). Recentemente a Berna è stata discussa la possibilità di limitare il prelevamento del 2. pilastro per investirlo in una attività indipendente, poiché in parecchi casi è stato dilapidato, e poi gli assicurati sono finiti a carico dell’assistenza.. Ma per finire non se ne è fatto niente. In caso di pensionamento anticipato si può ritirare il capitale prima dei 65 anni. Fanno stato i regolamenti delle Fondazioni di previdenza. Vedi anche: https://www.infoinsubria.com/il-pensionamento-in-svizzera/.
Gentilmente vorrei una informazione , mio marito percepisce una pensione d invalidità , fra qualche anno adio piacendo , riceverà la pensione di vecchiaia , cosa succederà con la pensionkasse , la verseranno tutta una volta o mensilmente? Grazie x una ventuale risposta , grazie ancora.
@ Francesca: suo marito potrà scegliere se farsi versare una rendita mensile, o farsi liquidare il capitale nel suo assieme. Dovrà avvisare la Cassa pensione quale mese prima dell’età di pensionamento. Consigliamo di rivolgersi a un patronato con sportelli in Svizzera, come l’Inas.
Buongiorno, mi trovo nella seguente condizione: non posso più esercitare il lavoro che ho svolto da sempre (ho 55 anni), per problemi di salute. Ho fatto una richiesta per ottenere una valutazione sulla mia invalidità ma secondo la commissione svizzera per 2%non raggiungo la percentuale idonea a ricevere una pensione di invalidità. Attualmente quindi risulto disoccupato ma in realtà il mio status è dovuto ai miei problemi di salute. Se richiedo il versamento il contanti della mia prestazione di libero passaggio LPP, anche se non ho ancora raggiunto i 60 anni, posso riceverla? Di fatti in Italia non verso alcun contributo ai fini INPS..
Inoltre, in tal caso quindi l’imposta dovuta è del 5% sul capitale?
Grazie mille per il servizio che date.
@ Aldo: se non versa contributi previdenziali dovrebbe aver diritto alla liquidazione del Secondo pilastro. Consigliamo di far valutare la sua situazione a un patronato con sportelli in Svizzera, come l’INAS, che l’assisterà anche per inoltrare la richiesta. L’imposta dovuta al fisco italiano è del 5%.
Salve
causa licenziamento sono rimpatriato in Italia dopo tre anni di lavoro all’estero, vorrei richiedere la parte sovraobbligatoria del secondo pilastro. Adesso mi chiedo se percepisco una disoccupazione per rimpatriati ho diritto lo stesso a riceverlo?
Riguardo la tassazione da come ho capito la Svizzera tasserà a suo conto, in Italia poi dovrò richiedere all’Agenzia delle entrate o ad un CAF il modo di pagare le imposte per questa somma . uNa volta pagato la Svizzera dovrebbe restituirmi le imposte da loro prelevato giusto?
Grazie
@ Daniele: secondo noi ha diritto a riceverlo, e, una volta dichiarata la somma all’Agenzia delle entrate, potrà chiedere il rimborso dell’imposta preventiva svizzera. Consigliamo di rivolgersi a un patronato con sportelli in Svizzera, come l’INAS.
Ringrazio per la risposta ma ho un altro dubbio:
Ho lavorato in Svizzera dal 1 marzo 2015 al 31 gennaio 2018 putroppo per disinformazione risulto iscritto all’Aire solo dal 2 novembre 2016, so che si ci puo iscrivere 12 mesi dopo all’aire ma comunque per un periodo di tempo risulto residente in Italia e quindi sono incerto se dovevo dichiarare i redditi percepiti in Svizzera all’Italia pur avendo la tassazione alla fonte in Svizzera.
la situazione la vedo un pò contorta, potete aiutarmi?
Ricapitolo : di norma si ha l’obbligo di iscrizione all’Aire dopo 12 mesi se si lavora per piu di tale periodo in un paese estero
io mi sono scritto un 6 mesi in ritardo, quindi 18 mesi dal mio primo giorno di lavoro , fiscalmente come mi devo comportare?
@ Daniele: la situazione è effettivamente contorta. L’abbiamo discussa qui: https://www.infoinsubria.com/emigrato-non-iscritto-all%E2%80%99aire/. Come vede, se vuole essere sicuro di non aver problemi dovrebbe dichiarare in Italia i redditi ante iscrizione all’AIRE. D’altra parte, come spesso succede, molti non lo fanno e non succede nulla.
Buongiorno,
Sono ormai 4 anni che non lavoro più in Svizzera, ho ritirato il secondo pilastro non avendo obblighi assicurativi con l’INPS.
Ora dovrei tornare a lavorare in Ticino, può esserci qualche problema o semplicemente ripartirò da zero con il secondo pilastro?
Grazie
@ Stefano: riparte da zero,a meno che voglia fare un versamento volontario.
Buonasera. Mio marito lavora in Svizzera e siamo residenti in Italia. Stiamo acquistando la nostra prima casa, quindi abbiamo deciso di richiedere il secondo pilastro. Stiamo incontrando delle difficoltà a riceverlo in quanto abbiamo fatto richiesta per un mutuo, e la banca ci finanzia l’80% del capitale. Il restante 20% dovrebbe derivare dalla somma del pilastro. Il problema è che la cassa svizzera non ce lo concede perchè vorrebbe come documentazione (oltre tutta quella già fornita) l’atto di compravendita e l’ipoteca sulla casa,documenti che non possiamo fornire se non all’acquisto, che ovviamente, non possiamo fare se non ci forniscono i soldi(e il mutuo non si può aprire finchè non abbiamo la somma mancante). Ovviamente non stiamo facendo richiesta da soli, ma tramite un notaio che si è premurato di inviare richiesta autenticata.
Mi scuso per l’essermi dilungata, ma vorrei capire come dobbiamo muoverci in questo caso.
Cordialmente
Caterina
@ Caterina: la cassa pensione vuole essere sicura che il Secondo pilastro sia destinato alla casa. Se non trovate il modo di farvi anticipare la somma mancante, forse potere far versare la somma in un conto bloccato (magari di un notaio), che si sblocca solo quando la pratica va in porto. Provate a chiedere consiglio a un patronato, per esempio l’INAS, che ha pratica di queste cose.
Buongiorno, volevo chiedere se ogni anno per chi ormai lavora e risiede i italia è ha un conto in svizzera con il II pilastro deve pagare tasse sul conto ogni anno è quanto eè la percentuale sulla cifra? grazie.
@ Grazia: il capitale del Secondo pilastro depositato su di un cosiddetto conto di libero passaggio non va dichiarato in quanto è bloccato e non può essere usato. Andrà dichiarato al momento del pensionamento come capitale (se si sceglie la liquidazione) o come rendita.
Buongiorno,
Lavoro in svizzera da circa 2 anni, vorrei ritirare il secondo pilastro per ristrutturare la mia abitazione principale in Italia presso cui ho la residenza. Che documentazione devo produrre e quali limitazioni ci sono?
@ Pino: a questa domanda è difficile rispondere in generale perché ogni Cassa pensione ha le sue regole. Tanto per cominciare non tutti gli interventi vengono finanziati, quindi la prima cosa da fare è una lista di quello che si vuole fare e chiedere cosa viene finanziato. Poi spesso c’è un ammontare minimo che si può prelevare (per esempio Fr. 20’000 ogni cinque anni). Una volta chiariti questi punti bisogna inoltrare l’estratto del registro fondiario, il certificato di domicilio, quello di stato civile, il permesso di costruzione, l’estratto ipotecario, i progetti, i preventivi e magari anche i contratti con gli artigiani. Spesso la somma viene poi versata direttamente agli artigiani. Chieda direttamente al fondo di previdenza a cui versa i contributi come procedere.
HO 59 ANNI DA 4 ANNI DISOCCUPATO ADESSO SONO CON LA “SOCIALE …HO PENSATO DI RITIRARMI PER SEMPRE IN ITALIA E’, HO FATTO RICHIESTA AL ‘INPS TRAMITE UN FORMULARIO CHE MI STATO SPEDITO DALLA MIA BANCA DOVE’ LA MIA PENSIONKASSE …DI CONFERMARE CHE NON PAGO NESSUN CONTRIBUTO DI VERSAMENTO , VORREI SAPERE QUANDO SI TIRANO IN PERCENTUALE DI TASSAZIONE DALLA MIA PENSIONKASSSE CHE AMMONTA CIRCA A 220 MILA FRANCHI E’ SE POSSO FARMI UN CONTO CORRENTE NELLA STESSA BANCA DOVE’ HO LA MIA PENSIONKASSE …DEVO SEMPRE DICHIARARE AL FISCO ITALIANO ANCHE SE I SOLDI RIMANGONO QUI IN SVIZZERA ??
@ Francesco: sulle aliquote abbiamo risposto qui: https://www.infoinsubria.com/meglio-ritirare-il-capitale-del-secondo-pilastro-dopo-il-rientro-in-italia/. Non ci dovrebbero essere problemi a tenere i soldi su di un conto svizzero. L’importante è dichiararli correttamente al fisco italiano: https://www.infoinsubria.com/residenti-italia-averi-finanziari-allestero-devono-versare-livafe/.
Consigliamo comunque di farsi aiutare da un patronato con sportelli in Svizzera, come l’INAS.
Salve, il prossimo anno compiero 59 anni e dopo 41 anni lavorativi in svizzera ho l`intenzione di ritirarmi per sempre in Italia e ritirare l`ìntera somma del secondo pilastro, vorrei chiedervi avendo gia ritirato una parte del secondo pilastro per acquistare una casa in svizzera e vorrei lasciarla alle mie figlie ,se con la cassa pensione ci saranno dei problemi per quanto riguarda la somma che ho investito sulla casa. Poi siccome per il momento sono solo io a ritirarmi senza mia moglie, se ci vorrebbe il consenso di mia moglie per ritirare i soldi alla cassa pensione. E se potrei fare la domanda per ricevere la pensione di vecchiaia anticipatamente a 63 anni e quanto sara la percentuale sulla pensione che mi sara dedotta. Grazie
cordiali saluti Luciano
@ Luciano: deve informarsi presso la sua Cassa pensione a partire da quale età può chiedere la liquidazione anticipata, perché i regolamenti delle Casse non sono tutti uguali. Evidentemente le spetterà solo la parte che non è stata investita, ma sulle modalità della liquidazione non siamo in grado di darle maggiori informazioni. Visto che a sua moglie spetta la metà del capitale accumulatosi a partire dal matrimonio, il suo consenso è necessario. La liquidazione del capitale del Secondo pilastro e la cessione della casa alle figlie sono due operazioni distinte. Anche su questo sarà necessario l’accordo di sua moglie. Per quel che riguarda la cessione, dovrete far capo ad un notaio, affinché tutto sia regolare. A 63 anni potrà chiedere la rendita AVS anticipatamente, ricevendo una rendita ridotta nella proporzione del 13,6 % all’anno.