Cassa pensione: rendita o ritiro del capitale?

Fra qualche anno vado in pensione. Mi conviene ritirare il capitale della cassa pensione o prendere la rendita?

Il risparmio accumulato in Svizzera con il fondo di previdenza, comunemente chiamato Secondo pilastro, al momento del pensionamento può venir incassato, rinunciando però alla rendita mensile. Non c’è una regola generale su cosa convenga fare. Il rischio più grosso è quello di sprecare il capitale. Mentre il versamento della rendita mensile è sicuro e garantito a vita, una volta incassato il capitale ci si deve arrangiare a farlo durare il tempo necessario.

La ragione principale che spinge molti a scegliere il capitale è il fatto che lo si può lasciare in eredità, mentre la rendita decade al momento della morte. La legge prevede però che in caso di morte il coniuge superstite continui a incassare almeno il 60% della rendita del partner. I figli non maturano nessun diritto sulla rendita.

Mentre l’ammontare della rendita annua è prevedibile e fissato dallo Stato (nel 2005 è stato ridotto ed entro il 2015 sarà pari al 6,8% del capitale accumulato), la somma disponibile in caso di riscatto del capitale è a discrezione del pensionato, che dovrà essere capace di amministrare giudiziosamente il suo gruzzoletto.

Da punto di vista fiscale c’è qualche vantaggio a incassare in capitale, in quanto si paga una tassa unica al momento del riscatto. La rendita invece in Svizzera viene tassata normalmente come reddito.

Val quindi la pena di far bene i propri calcoli, e di farsi consigliare bene, prima di decidere quale variante scegliere. Eventualmente, ed è la decisione scelta da molti, si può incassare una parte del capitale, continuando però a beneficiare di una pensione ridotta. Ricordiamo che se si vuole ritirare il capitale, bisogna comunicarlo alla Cassa pensione di regola tre anni prima del pensionamento.

Sui vantaggi e svantaggi delle due possibilità vi proponiamo uno schema del Vermögenszentrum, una società indipendente di consulenza: