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Valganna: un monumento industriale liberty

23 gennaio 2011 – 10:24Nessun Commento

La birreria Carlsberg (già Poretti) (foto P. Ricciardi)

Le testimonianze della creatività e dell’ingegno di un territorio che non siano chiese o palazzi vengono purtroppo spesso trascurate. In Valganna si può ammirare una importante eccezione: lo splendido complesso in stile liberty della birreria Poretti, dove ora si produce la birra Carlsberg.

In Valganna ne andiamo tutti fieri. Quando qualche amico o turista ci chiede informazioni sulla birra Poretti la risposta più o meno è sempre la stessa: “Ma lo sai che questa birra viene dalla Valganna?”. I più ovviamente non lo sanno, ed ecco che si comincia a raccontare di quando Angelo Poretti nel 1877, di ritorno dalla Cecoslovacchia, dove aveva esercitato l’attività di costruttore di ferrovie, intuì che si poteva creare qualcosa di speciale e unico. Nella nostra valle acquistò quindi venticinquemila metri quadri di terreno proprio alle porte della Valganna, rilevò una piccola fabbrica di amido e cominciò l’avventura nel mondo della birra.

Il trionfo dello stile liberty (foto P. Ricciardi)

Poretti, che era un costruttore, durante il suo soggiorno all’estero aveva imparato l’arte della birra – bevanda che in Italia veniva esclusivamente importata – da un mastro birraio di Praga, e nel 1885 produsse la sua prima birra con il marchio Splugen. La nascita del birrificio proprio in quel punto non era casuale. La fabbrica poteva attingere ad un’acqua purissima e da tutti decantata quasi come “miracolosa” dalla vicina fontana degli ammalati.

La sfida verso i grandi produttori di birra era cominciata. Per il ghiaccio Poretti poteva far capo ai vicini laghetti di Ganna e Ghirla, che d’inverno potevano assicurargliene grandi quantità, che venivano poi lasciate nei depositi interni al birrificio appositamente costruiti per avere il ghiaccio tutto l’anno. Nel frattempo si decise di ampliare la fabbrica che con il passare degli anni aumentava sempre più la produzione.

(foto P. Ricciardi)

I lavori iniziarono nel 1901 e terminarono nel 1907. Purtroppo Angelo Poretti non vide la conclusione del suo sogno poiché morì nel 1901. Gli si sostituirono i nipoti Angelo Magnani per la parte tecnica, Edoardo Chiesa per quella amministrativa. Nel 1924 alla morte del Magnani il Chiesa rilevò anche quella tecnica. Tra il 1905 e il 1912 si realizzarono diversi lavori di ristrutturazione, un nuovo edificio, il completamento della seconda galleria di ferro che crollò nel 1907 dopo un inverno molto rigido, sempre nel 1907 venne innalzata l’attuale sede di lavorazione.

Furono necessarie però altre strutture, dalla nuova centrale termica, all’innalzamento della torre dell’acqua, dopo la prima guerra mondiale si rese necessario ampliare le cantine di fermentazione e di deposito, l’incarico fu affidato ad Alfred e Richard Bihl, i figli del primo progettista. Dal 1929 al 1931 altri lavori a cura dell’ingegner Carlo Felice Niada di Varese, dal 1939 la birreria passò di proprietà dei conti Bassetti che successivamente cedettero la quota alla società Carlsberg che molto intelligentemente mantenne e rilanciò il marchio “Birra Poretti” oggi di facile reperibilità dai nostrani “pub” ai supermercati.

Oggi chi ha la possibilità di visitare la splendida birreria può osservare con quanta cura vengono mantenuti gli edifici di stile liberty con tutti i loro particolari, si potrebbero definire di “archeologia industriale”. Infatti l’insieme degli edifici presenta il gusto tipico di quel periodo. Vari elementi decorativi sono lì a dimostrarlo: grossi medaglioni, maschere di leoni, lesene giganti, frange, gocce e conchiglie e molti altri. Un amore per i particolari che l’osservatore attento non potrà che apprezzare.

Paolo Ricciardi

(per gentile concessione dell’autore/forum Valganna.info)

Video sulla birreria Poretti (di Paolo Ricciardi, con Flavio Boero e Daria Gilli)

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