Vademecum per frontalieri: l’ABC del lavoro in Ticino

Dalla legislazione sui permessi di lavoro, con le modalità di presentazione delle domanda, ai contratti e le varie voci della busta paga. Ma anche la normativa su malattia, infortunio, disoccupazione, assegni familiari e previdenza. Sono i contenuti delle Linee guida per i frontalieri presentate stamattina a Varese da Camera di Commercio e Sindacati Cgil-Cisl-Uil .

E` un vero e proprio vademecum per il frontaliere, è frutto della collaborazione fra Sindacati e Camera di Commercio varesina ed è stato presentato stamattina da Marco Molteni, membro della Giunta dell’ente camerale per il mondo del lavoro, affiancato dai rappresentati dei sindacati Cgil-Cisl-Uil compartecipi di un’iniziativa editoriale rivolta ai quasi 54mila lavoratori che dalla fascia di confine italiana quotidianamente raggiungono la Svizzera per svolgere la propria attività professionale al di là della frontiera.

La pubblicazione evidenzia la presenza di veri e propri Sportelli Frontalieri sul territorio provinciale. Tra questi vi è quello di Luino che, ospitato nella sede del Municipio, è promosso dalla Camera di Commercio e gestito in collaborazione con le organizzazioni sindacali. Del resto, i lavoratori varesini con il 44% del totale sono i più numerosi tra gli italiani in Canton Ticino, seguiti dai comaschi (40%) e dagli abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola (9%).

Nella pubblicazione, che sarà distribuita negli Sportelli Frontalieri, non mancano inoltre i riferimenti ai 116 Comuni che, sul totale di 141 della provincia di Varese, rientrano nella cosiddetta “zona di frontiera” entro i 20 chilometri dal confine. Zona di frontiera che in verità è stata abolita il 1° giugno 2007, in seguito all’applicazione degli Accordi Bilaterali tra Svizzera e Unione Europea, ma che di fatto resta tuttora valida per l’applicazione dell’Accordo Fiscale del 1974 tra la stessa Confederazione Elvetica e l’Italia

La Guida al lavoro frontalieri si può scaricare qui (clicca).

Com./Red.