Piazza Affari vola al +12,6% nel 2024! Banche trionfano, crisi per St e settore auto.

La crescita del mercato azionario: +6,6% a 811 miliardi, rappresentando il 38% del PIL. Rallentamento nelle IPO: solo 22 nuove ammissioni, con un calo delle società quotate a 421

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 30 dic – L’annata 2024 si conclude in modo positivo per la Borsa di Milano, mostrando un incremento del 12,6% sul Ftse Mib, a seguito di un eccellente +28,03% nel 2023 che l’aveva posizionata in testa in Europa. Per il 2024, il primato si sposta a Francoforte con un aumento del 18,85% annuo. Altri mercati europei hanno visto rialzi meno marcati: Madrid ha guadagnato il 14,2%, Amsterdam il 10,8% e Londra il 5,01%. Al contrario, Parigi registra un decremento del 3,04%, influenzato da una crisi politica che ha indotto a elezioni anticipate e alla formazione complessa di un nuovo esecutivo.

Nel dettaglio, il 2024 è stato un anno di grande rilievo per il settore finanziario milanese con incrementi impressionanti: +52,69% per le banche, +47,75% per le assicurazioni e +47,72% per i servizi finanziari. Le banche hanno visto una crescita eccezionale, con Mps che ha segnato un +123,44% e Bper un +102,71%, raddoppiando entrambe il loro valore nell’arco dell’anno. Banco Bpm è cresciuto del 63,4%, UniCredit del 56,8% (dopo il +85% nel 2023) e Intesa Sanpaolo del 46,13%. Unipol ha registrato la miglior performance, raddoppiando quasi il suo valore con un +133,05%, in concomitanza con l’incorporazione di UnipolSai, attiva dal primo gennaio.

L’anno si è rivelato invece difficile per il settore automobilistico (Stellantis -40,47%), con ripercussioni anche sui fornitori come StMicroelectronics (-46,89%), che ha ridotto le previsioni di crescita. Anche Campari ha avuto un anno negativo (-41,09%), afflitto da incertezze gestionali solo recentemente risolte con la nomina di un nuovo dirigente.

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Secondo i dati aggiornati al 27 dicembre forniti da Borsa Italiana, la capitalizzazione totale delle società quotate ha raggiunto gli 811 miliardi nel 2024, aumentando del 6,6% rispetto ai 761 miliardi del 2023. Tuttavia, la proporzione del valore delle azioni rispetto al prodotto interno lordo nazionale è scesa al 38% dal 39,4% dell’anno precedente.

Si osserva un rallentamento anche nelle nuove quotazioni. Nel 2024, sono state registrate 22 nuove ammissioni nei mercati di Borsa Italiana, tutte IPO che hanno raccolto 206 milioni. Questo è un calo rispetto all’anno precedente, che aveva visto 39 nuove ammissioni, di cui 36 IPO per un totale di 1,6 miliardi. A dicembre, il numero totale di società quotate era 421, in calo rispetto alle 429 del 2023, con 210 società nel mercato principale Euronext Milan (69 nel segmento Star), una nel mercato Miv e 210 in Euronext Growth Milan, eguagliando così il numero di società quotate nel mercato principale.

Delle 22 IPO di quest’anno, una è stata effettuata nel mercato principale (Sys-Dat Group) e 21 in Egm. È avvenuto anche un cambiamento di mercato per Altea Green Power, passata da Euronext Growth Milan al segmento Star di Euronext Milan. Nel 2024 ci sono stati inoltre 20 aumenti di capitale con opzione per un totale di circa 948 milioni (12 operazioni per 621,5 milioni nel 2023), mentre le offerte pubbliche di acquisto sono state 26 per un totale di circa 3,2 miliardi (20 per 923 milioni nel 2023).

Per quanto riguarda le singole azioni, UniCredit è rimasta la più scambiata a Piazza Affari sia per numero di contratti sia per controvalore. In dettaglio, sono stati stipulati oltre 5 milioni di contratti (quasi 5 milioni nel 2023) per un valore di oltre 78 miliardi di euro (74 miliardi l’anno precedente). In generale, il volume degli scambi azionari è aumentato rispetto al 2023, con una media giornaliera di 2,6 miliardi di euro e oltre 300.000 contratti (rispetto ai 2,3 miliardi e 270.000 dell’anno precedente). In totale, sono stati scambiati oltre 76 milioni di contratti per un valore di 666 miliardi di euro. Il picco giornaliero di contratti è stato registrato il 5 agosto con 590.685, mentre il massimo di valore giornaliero è stato il 15 marzo con 6,6 miliardi di euro. La turnover velocity domestica, che indica la frequenza di scambio annuale delle azioni rispetto alla capitalizzazione, è stata dell’85,1% (era l’83% l’anno scorso).

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