Paradisi fiscali: perdite di 280 miliardi l’anno in entrate fiscali

(Foto cc epSos.de)

I fondi non dichiarati investiti all’estero fanno perdere ogni anno 280 miliardi di dollari di entrate fiscali agli Stati d’origine. La Tax Justice Network ritiene che la Svizzera sia la capofila dei paradisi fiscali mondiali.

I ricchi del pianeta avrebbero tra i 21’000 ed i 32’000 miliardi di dollari investiti nei paradisi fiscali. E` quanto afferma la rete mondiale per la giustizia fiscale (Tax Justice Network) evidenziando come ammontino a 280 miliardi le entrate fiscali perse dagli Stati d’origine ogni anno.

Secondo l’autore dello studio James S. Henry questo mancato guadagno costituisce un enorme « buco nero per l’economia mondiale ». Tra l’altro i fondi in gestione nei paradisi fiscali sarebbero aumentati del 10% tra il 2005 ed il 2010.

Tra le banche elvetiche comprese fra i 50 maggiori gestori di patrimonio figurano UBS e Credit Suisse.

UBS , secondo quanto pubblicato anche da 24heures, è l’istituto bancario con la maggiore cifra di fondi in gestione al mondo (955,6 miliardi di dollari), mentre Credit Suisse segue in seconda posizione con 940,1 miliardi di dollari. Fra le “top ten” figura anche la Banca ginevrina Pictet&Cie. Spazio in testa alla classifica anche per le banche estere con in terza e quarta posizione HSBC e Deutsche Bank. La maggior crescita l’ha, però, avuta la banca privata zurighese Julius Bär che ha visto lievitare del 27,9% i fondi in gestione.

Red.