Il bosone di Higgs esiste (e il mondo esiste ancora)

La collisione che ha fatto nascere il bosone (foto Cern)

Un fragoroso applauso, e non la paventata fine del mondo, ha accolto la conferma, annunciata ufficialmente oggi al Cern di Ginevra, dell’esistenza del “bosone di Higgs”, l’ultima tessera del mosaico di elementi di cui è composta la materia.

Il fisico britannico Peter Higgs ne aveva ipotizzato l’esistenza 48 anni fa. Senza di lui le attuali ipotesi sulla composizione della materia sarebbero rimaste tali. Ora il Modello Standard, con la quale la fisica contemporanea spiega l’architettura fondamentale della natura, ha anche un fondamento sperimentale.

Il risultato della ricerca è stato presentato a Ginevra dal fisico americano Joe Incandela e dall’italiana Fabiola Gianotti, che insieme hanno coordinato il lavoro di tremila scienziati. Per catturare la «particella di Dio», sono stati spesi 8 miliardi di euro: tanto è costata la realizzazione, finaziata con fondi europei, del superacceleratore Large Hadron Collider del Cern di Ginevra.

La ricerca del Cern ha nutrito anche ipotesi apocalittiche riguardo alla possibilità che l’apparizione del bosone potesse innescare una reazione incontrollabile in grado di trasformare la terra in un buco nero. Come avevano anticipato i responsabili della ricerca, questi scenari sono rimasti confinati alla fiction, peraltro con grande successo. Basti pensare al thriller “Angeli e demoni” di Dan Brown.

In realtà il ruolo del bosone di Higgs è quello di costringere le altre particelle atomiche ad aggregarsi e ad interagire fra di loro: le particelle che attraversano il campo di Higgs vengono rallentate dall’attrito, non viaggiano più alla velocità della luce e acquisiscono una massa.

Risolto un interrogativo, se ne aprono altri. Sembra che dai dati raccolti il bosone di Higgs presenti caratteristiche differenti da quelle previste dalle ipotesi di partenza. Finiti i festeggiamenti, gli scienziati del Cern di Ginevra potranno rimettersi al lavoro per cercare di spiegare gli altri innumerevoli misteri che la natura ancora ci riserva.

Red.