Frontalieri esonerati dal monitoraggio fiscale

La colonna quotidiana (foto Infoinsubria)
La colonna quotidiana (foto Infoinsubria)

Dietro front del governo italiano sull’obbligo di compilare il modulo RW per quanto concerne i movimenti finanziari dei frontalieri nel paese in cui lavorano. Questo radicale cambiamento di rotta è previsto da un decreto di legge presentato ieri.

Il decreto, che prevede in sintesi l’esonero, per i frontalieri, di compilare il quadro RW (il modulo in cui si devono indicare i redditi di fonte estera), dovrebbe venire approvato prossimamente. Si auspica che venga seguito da circolari esplicative che facciano chiarezza su di una situazione che negli ultimi mesi ha fortemente penalizzato i frontalieri, i cui redditi vengono già tassati in Svizzera. Durante la vicenda dello scudo fiscale, i conti salario e i risparmi del “secondo pilastro” (una componente del sistema pensionistico svizzero) dei lavoratori italiani all’estero sono stati trattati fiscalmente alla stregua di quelli degli esportatori illegali di valuta o degli evasori fiscali. Le successive correzioni e circolari dell’Agenzia delle entrate avevano solo parzialmente contribuito a migliorare la situazione.

Il quotidiano economico Italia Oggi, che ha pubblicato la notizia, osserva che la disposizione dovrebbe avere applicazione non solo per il futuro, ma anche per il passato. Da ciò discende non solo che i frontalieri non dovranno compilare in futuro il quadro indicato, ma che verrebbero meno anche le sanzioni per le violazioni del passato.

Il sindacato Ocst (Organizzazione cristiano sociale ticinese) auspica in un comunicato che il provvedimento venga rapidamente approvato. All’inizio di maggio l’Ocst aveva inviato una lettera al direttore dell’Agenzia delle entrate, dott. Befera, per lamentare l’affrettata ed imprecisa informazione sul monitoraggio fiscale. Vi si evidenziava segnatamente il pasticcio del II° pilastro, delle sanzioni applicate e della sanatoria. In un comunicato l’Ocst chiede ora che il provvedimento porti a riconoscere e a codificare una volte per tutte la condizione particolare dei frontalieri: “I frontalieri non devono essere oggetto di iniziative e sperimentazioni infondate a dipendenza delle contingenze del momento,” afferma l’Ocst.

Red.