Docenti e dipendenti cantonali: lingue nazionali indispensabili

Conoscenza di francese e tedesco costituiscono titolo preferenziale

Il Parlamento ticinese ha votato ieri all’unanimità l’introduzione di una nuova disposizione di legge in base alla quale “in presenza di candidati con requisiti di idoneità equivalenti, la conoscenza delle lingue nazionali, del territorio, della cultura e delle istituzioni del Cantone e della Confederazione è valutata quale titolo preferenziale per la nomina.”

La necessità di nuove basi legali per fissare i criteri per l’assunzione, in particolare, dei docenti nasceva dalla decisione del Tribunale amministrativo cantonale, che sentenziando in merito a un ricorso prevenutogli contro successive decisioni della Sezione amministrativa del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, dello stesso Dipartimento e del Consiglio di Stato, affermava che “la conoscenza di altre due lingue nazionali nella misura richiesta nel bando di concorso non può dunque assurgere a criterio determinante per l’esclusione a priori di quei candidati che ne sono sprovvisti. Tutt’al più, la conoscenza di altri idiomi nazionali potrebbe costituire un criterio di valutazione generale dell’idoneità del candidato e, se del caso, titolo preferenziale nell’ambito della selezione e scelta fra più partecipanti al concorso.”

Il nuovo principio sancito ieri dal parlamento verrà applicato dal Cantone già in occasione della pubblicazione dei bandi di concorso il mese prossimo e costituisce, evidentemente, un criterio di scelta che favorisce il personale indigino, svizzero o domiciliato in Svizzera, le cui conoscenze linguistiche, politiche e del territorio sono  maggiori a quelle di potenziali candidati stranieri, frontalieri in particolare.

Red.