Disoccupazione frontalieri: bloccato il prolungamento delle indennità

L'aula del Senato (foto senato.it)

È bloccata al Senato italiano la legge che introduce un aumento della durata del diritto alle indennità per la disoccupazione versate ai frontalieri. Il testo di legge, approvato dalla Camera in febbraio, era pronto per essere votato anche dal Senato. Una nota del governo, che preavvisava negativamente gli oneri del provvedimento, ha però causato il rinvio della decisione.

La nuova legge prevede di aumentare la durata massima del diritto alle indennità, che attualmente è di un anno, a 18 mesi per i lavoratori di età compresa fra i 50 e i 55 anni, e a 24 mesi per i salariati di età pari o superiore ai 56 anni. Inoltre permetterebbe anche ai frontalieri che hanno fatto registrare periodi di malattia o infortunio di beneficiare dell’indennità.

Le indennità di disoccupazione per i frontalieri vengono versate dall’Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS) facendo capo ai mezzi del fondo speciale alimentato in passato dal versamento all’Italia dei contributi alla disoccupazione prelevati dal salario dei frontalieri occupati in Svizzera. Il fondo è dotato attualmente di 340 milioni di euro. Non si capisce quindi quali siano i problemi di copertura creati dal progetto di legge.

La senatrice Luciana Sbarbati, in sede di Commissione permanente Lavoro e previdenza sociale, ha espresso stupore per la nota del Ministero, avendo la relazione tecnica ad oggetto un provvedimento già approvato dalla Camera dei deputati. La senatrice ha chiesto al presidente della commissione di protestare presso il presidente del Senato perché si faccia carico di questa incresciosa situazione.

Red.