Arrestato a Lugano l’imprenditore italiano Marco Marenco
Arrestato a Lugano l’imprenditore italiano Marco Marenco, proprietario del marchio di cappelli Borsalino, accusato in Italia di una lunga serie di reati che avrebbero causato uno dei crac più importanti d’Italia dopo quello di Parmalat. Il buco sarebbe di 3,5 miliardi di euro.
Marenco, accusato fra l’altro di truffa e di bancarotta fraudolenta, era latitante dall’anno scorso. Nei suoi confronti è stata aperta una procedura di estradizione. I problemi di Marenco, uno dei maggiori operatori del mercato del gas, sono iniziati nel 2000, quando avrebbe iniziato a non far fronte ai propri impegni finanziari, trasferendo fondi nei paradisi fiscali.
L’ammanco, valutato a 3,5 miliardi di euro fra cui mezzo miliardo nei confronti del fisco, è dovuto a debiti con Snam, la società che trasporta e distribuisce gas naturale in Italia,con le banche, con fornitori di gas italiani e stranieri. Sembra che negli scorsi mesi Marenco abbia continuato a occuparsi dei suoi conti esteri facendo la spola con il suo aereo privato dalla Guinea a Lugano.
Red.
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