Varesini la maggior parte dei frontalieri che lavorano in Ticino

Frontalieri in dogana (Infoinsubria)

I varesini che dalla zona di frontiera giornalmente si spostano nel Canton Ticino per lavoro hanno raggiunto alla fine del 2013 quota 24.737, con un incremento del 4,9% rispetto al dicembre 2012. Di questi, il 60,5% è rappresentato dalla componente maschile e il restante 39,5% da quella femminile, come indica l’analisi effettuata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Varese, resa disponibile sul portale statistico www.osserva-varese.it.

I lavoratori della provincia di Varese sono i più numerosi tra i frontalieri italiani in Canton Ticino (42,6%), seguiti dai comaschi (40,1%) e, più distanti, dagli abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola (8,7%) e da quelli di Lecco e Sondrio (0,6%). C’è però da considerare che, per quanto riguarda la Valtellina, il flusso più forte dei frontalieri è diretto verso il Canton Grigioni.

Nel 2006 i frontalieri varesini erano 17.231 e, dunque, complessivamente negli ultimi sette anni si è registrato un incremento del 43,6%. Una ragione per questo forte aumento va sicuramente cercata nella situazione sul mercato dell’occupazione. In Ticino la disoccupazione è in calo, e ha raggiunto un tasso del 3,8%. Sul territorio varesino invece il trend resta crescente, attestandosi all’8,6% nell’ultima rilevazione disponibile, relativa alla media dello scorso anno. Questo indubbiamente ha rafforzato la tendenza in atto già da diverso tempo, spingendo molti lavoratori a cercare occasioni proprio in Canton Ticino.

Red./Comunicato