Studente italiano a Lugano

Sono residente a Milano ma, benché venga spesso in Italia (1-2 giorni a settimana), vivo regolarmente in Ticino dove da qualche mese sono studente di dottorato, per il quale ricevo una borsa di studio. Come devo regolarmi col fisco italiano? Per evitare doppie imposizioni sarebbe lecito spostare la residenza in un comune della fascia dei 20 km? Oppure mi conviene spostare la residenza direttamente in Svizzera iscrivendomi all’Aire (ma nel secondo caso dovrei iscrivermi alla cassa malati)? In merito ai frontalieri fuori zona, ho ricevuto un parere di un avvocato che mette in discussione la legittimità dell’Agenzia delle entrate nel mantenere il concetto di zona di frontiera. Non esistono che voi sappiate casi di ricorso o altre interpretazioni?

Si tratta di valutare tre scenari:

1) Mantenere la residenza a Milano: in questo caso si tratta innanzitutto di capire se la sua borsa di studio è imponibile in Italia. In linea di massima le borse di studio lo sono, ma ci sono anche parecchie eccezioni. Se non fosse imponibile se ne può stare anche a Milano. Se è imponibile, in ogni caso, in virtù del trattato sulla doppia imposizione, può detrarre dall’aliquota dovuta al fisco italiano quanto eventualmente le viene addebitato in Svizzera.

2) Spostare la residenza in un comune nella fascia dei 20 chilometri: nel suo caso lo spostamento della residenza nella zona dei 20 chilometri non presenta nessun problema. Il fisco potrebbe trovare da ridire nel caso di qualcuno che va a risiedere in un luogo lontano dal proprio centro degli affetti (quindi dove abita la famiglia) senza altra plausibile ragione che quella di ottenere un vantaggio fiscale. Ma come studente non vediamo come possa incorrere in tali sospetti. e quindi può spostare la residenza sia in Svizzera che in uno dei comuni della zona dei 20 chilometri dove i redditi conseguiti in Svizzera non vanno dichiarati. L’accordo fra l’Italia e la Svizzera sull’imposizione dei frontalieri si riferisce però esplicitamente ai lavoratori che esercitano un lavoro dipendente in Svizzera. Bisognerebbe quindi capire in che misura la sua borsa di studio può venir assimilata a un reddito da lavoro. Il criterio di valutazione può essere questo: se il fisco svizzero le deduce dalla borsa di studio l’imposta alla fonte, allora lei può considerarsi frontaliero e non dichiarare. In caso contrario, se vuole fare le cose in regola, deve dichiarare il reddito all’Agenzia delle entrate, e si trova fiscalmente nella stessa situazione di un residente a Milano.

3) Spostare la residenza in Svizzera: si tratta probabilmente della variante fiscalmente più conveniente. In Svizzera deve chiedere un permesso di dimora per ragioni di studio. Come studente, se ha una copertura assicurativa estera equivalente a quella svizzera, può richiedere di venir esentato dall’obbligo di iscriversi ad una cassa malati e di pagare i relativi premi. Per chiarire i rapporti con il fisco italiano è importante iscriversi all’Aire. Vanno naturalmente le valutate le spese di viaggio e di alloggio. Su visti, permessi e cassa malati, trova tutte le informazioni necessarie a questo indirizzo.

Quanto ai dubbi dell’avvocato sulla legittimità del mantenimento del concetto di zona di frontiera, sono evidentemente pienamente giustificati. Sta di fatto che finora non sono state accettate altre interpretazioni (vedi per esempio: Parere dell’Agenzia delle entrate sulla tassazione dei frontalieri che non risiedono in un comune della fascia di frontiera).