Società ticinese non paga animatori di villaggi turistici

Le apparenze ingannano (foto Infoinsubria)

La sua sede è in Ticino, ma la sua attività e’ in Italia dove ingaggia ragazzi per mandarli a lavorare quali animatori in villaggi turistici della vicina penisola. Un lavoro da sogno per molti giovani. Purtroppo molti di loro attendono ancora di essere pagati a oltre quattro mesi dalla fine del lavoro.

Lo rivela una inchiesta che verrà diffusa stasera da Patti Chiari, la trasmissione della Radiotelevisione svizzera per i consumatori. Contro la diffusione di questo servizio la società chiamata in causa ha inoltrato ieri alla Pretura di Lugano una istanza supercautelare chiedendo che la trasmissione venisse bloccata perché i suoi contenuti sarebbero lesivi nei confronti della ditta. Il Pretore di Lugano, dopo un’udienza svoltasi questa mattina, ha deciso pochi minuti fa di permettere la messa in onda del servizio di Patti chiari.

La decisione permette quindi di rendere pubblico il nome della società anonima e di raccontare i fatti e rendere pubbliche le informazioni raccolte da Patti chiari.

L’inchiesta di Patti chiari si è mossa tra il Ticino, il nord e il sud Italia dove la maggior parte di questi giovani ha svolto la sua attività estiva. Tutti questi giovani hanno firmato un contratto che prevedeva un pagamento a due mesi dalla fine del rapporto di lavoro, ma da novembre a oggi una sessantina di loro ha ricevuto promesse, nei casi migliori un anticipo, e nulla più.

Patti chiari ha indagato sulla ragione sociale di questa SA, sulle clausole del contratto stipulato via internet secondo il diritto svizzero, sulle modalità di assunzione, sul modo con cui la società si pubblicizza, scoprendo diverse inadempienze e informazioni fuorvianti.

Il fenomeno delle SA con sede in Svizzera ma attive all’estero è diffuso nel settore dei servizi di animazione degli alberghi. Una pratica giustificata da ragioni fiscali: Le tasse e gli oneri sociali pagati in Svizzera sono nettamente inferiori rispetto all’Italia. Tutto regolare se non fosse che una parte di questi ragazzi non ha ricevuto la paga promessa e pattuita.

Il fenomeno è già stato denunciato da diversi giornali italiani ma la società in questione continua ad operare e, stando a informazioni di Patti chiari, è nel pieno delle procedure di assunzione anche per la prossima stagione estiva.

Come sempre lo scopo della trasmissione è quello di portare a conoscenza del pubblico fatti e circostanze emerse dall’inchiesta offrendo agli interessati ampia possibilità di spiegare le loro ragioni. I rappresentanti dell’azienda chiamati a esprimersi hanno finora rifiutato di prendere posizione pubblicamente sulla vicenda.

Red./Comunicato