L’intervento dell’Assessore Emanuele Cani: tra risoluzione di problemi attuali e l’apertura verso nuovi progetti
L’agenda dell’Assessore regionale Emanuele Cani non include solo la risoluzione di grandi questioni in sospeso, ma si estende anche all’esplorazione di nuove possibilità di crescita. La Sardegna, valorizzando le risorse e le capacità esistenti, si avvia verso una significativa trasformazione industriale, un processo che Cani descrive come un “cambio di paradigma”. “Stiamo affrontando alcune vertenze significative che necessitano di essere risolte e su cui ci stiamo impegnando attivamente – afferma l’Assessore – tuttavia, il nostro obiettivo è quello di promuovere una vera rinascita, all’interno di un sistema che non si limita a guardare alla nostra isola, ma si estende a tutto il Paese”. Per Cani, discutere di industria in Sardegna ha ancora pieno senso. “La posizione strategica dell’isola, al centro del Mediterraneo, la rende un punto nevralgico per una politica industriale che considera le grandi industrie, soprattutto in relazione alle materie prime critiche, essenziali per il nostro Paese”, spiega.
In particolare, nella regione del Sulcis Iglesiente, gli investimenti legati all’industria metallurgica non ferrosa ammontano a circa un miliardo di euro. Tra questi, spiccano i progetti di rilancio di Eurallumina (300 milioni di euro), Sider Alloys (circa 300 milioni) e Portovesme srl, sotto la guida di Glencore, con un investimento di quasi mezzo miliardo per la produzione di litio per batterie. A questi si aggiungono fondi provenienti dal Just Transition Fund, che ammontano a 357 milioni di euro, destinati alla rivitalizzazione del Sulcis Iglesiente. “Come ben sappiamo, ci sono vertenze aperte da troppo tempo; ora è essenziale cambiare approccio e riconoscere il potenziale di queste industrie per il Paese”, continua Cani.
E quindi, è fondamentale che il Governo e le autorità locali si impegnino a creare condizioni favorevoli per le imprese, facilitando l’operatività e riducendo i costi energetici, senza trascurare l’importanza delle materie prime critiche e delle bonifiche ambientali. “La Sardegna è stata identificata come uno dei territori più promettenti per le materie prime critiche, grazie anche alle attività minerarie passate che hanno lasciato sia ferite ambientali sia scarti ricchi di queste preziose risorse”, aggiunge l’Assessore. “Possiamo considerare un approccio che integri la bonifica ambientale con lo sviluppo economico; non solo ripulire, ma anche trarre valore economico da questi processi”, propone.
Guardando al futuro, Cani illustra le prossime sfide e opportunità. “Abbiamo l’opportunità di sviluppare nuovi settori industriali, mantenendo al contempo la tutela delle produzioni tradizionali. Stiamo investendo nel settore della nautica, che già rappresenta un mercato di 600 milioni di euro e ha il potenziale per guidare ulteriormente lo sviluppo regionale. Inoltre, stiamo finalizzando un accordo con una grande azienda nazionale per la ripresa della produzione ferroviaria a Villacidro”, rivela. “Parallelamente, collaboriamo con aziende interessate a sviluppare infrastrutture sotterranee per server dedicati all’intelligenza artificiale, utilizzando energia autoprodotta. Si tratta di un’industria moderna, che si confronta con grandi sfide come l’Einstein telescope, promettendo risultati significativi”, conclude l’Assessore.
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