Permesso di soggiorno e copertura sanitaria per gli svizzeri in Italia

Mia moglie è cittadina svizzera: il prossimo anno ci trasferiremo in Italia, e lei continuerà a lavorare in Ticino: come si deve comportare con il permesso di soggiorno essendo extracomunitaria? E per la cassa malati?

Con la libera circolazione delle persone per i cittadini della UE e per gli svizzeri valgono le stesse condizioni. Non occorre quindi un permesso di soggiorno. Bisogna semplicemente iscriversi all’ufficio dell’anagrafe del comune in cui si intende risiedere, presentando l’atto di origine, il certificato di partenza dalla Svizzera ed eventualmente altri documenti, come per esempio l’attestato di copertura sanitaria e la documentazione che attesti lo svolgimento di un’attività lavorativa, di studio o di formazione professionale, oppure la dichiarazione dei redditi che dimostra la disponibilità di risorse economiche sufficienti. Chi è a carico del coniuge, del genitore, dei figli, devi portare un certificato tradotto e legalizzato che dimostra la relazione di parentela (per es. certificato di matrimonio o di nascita); e l’ultima dichiarazione dei redditi della persona di cui si è a carico. Non dimenticare di annunciarsi anche al Consolato svizzero di Milano.

Per quel che riguarda la cassa malati, la signora ha tre mesi di tempo per decidere se rimanere assicurata in Svizzera o se scegliere di affiliarsi al sistema sanitario italiano. Si troverà insomma nella stessa situazione dei frontalieri italiani, che hanno il diritto di opzione fra il sistema sanitario svizzero e quello italiano. Al momento del cambiamento di domicilio la signora dovrà annunciarsi all’Istituto delle assicurazioni sociali di Bellinzona, per chiedere il formulario per comunicare la sua scelta. La partenza dovrà venir notificata anche alla Cassa malati svizzera, o per comunicare la disdetta del contratto assicurativo, o per adeguarlo alla nuova situazione. Per gli affiliati domiciliati all’estero sono in vigore tariffe diverse.

Visto che risiederete nella fascia di confine, fiscalmente sua moglie verrà trattata come un frontaliero fiscale. Dal salario il fisco ticinese le preleverà l’imposta alla fonte. In Italia è esentata dal dichiarare il reddito ottenuto in Svizzera.