Giappone Nuovo Gigante del Titanio, Sfida la Russia!

Il Contributo della Russia alla Produzione Globale di Titanio

Prima del conflitto in Ucraina, la Russia contribuiva all’11% della produzione mondiale di spugna di titanio, come riportato dal Servizio Geologico degli Stati Uniti.

Giappone: Nuovo Leader nella Produzione di Titanio

Le aziende giapponesi stanno emergendo come alternative affidabili alla Russia per la fornitura di titanio, un metallo essenziale per numerose industrie. Il titanio è notevolmente più leggero e resistente rispetto all’acciaio, rendendolo ideale per impieghi che vanno dalla costruzione di aerei fino agli impianti medici ossei. Questo minerale è inizialmente trasformato in spugna di titanio, che successivamente viene elaborata in diverse forme di prodotti finiti. L’attenzione verso l’approvvigionamento di titanio si è intensificata a seguito delle dichiarazioni di Vladimir Putin, il quale ha proposto di valutare possibili restrizioni all’esportazione di materiali strategici nel settembre scorso. In risposta, gli USA hanno sollecitato i paesi del G7 a considerare l’implementazione di sanzioni contro il titanio russo e altre materie prime critiche.

Modifiche nella Produzione di Titanio e Risposte del Mercato

Anche se la partecipazione della Russia nel mercato della spugna di titanio è scesa al 6% nel 2023, il Giappone ha visto un aumento significativo della sua produzione, cresciuta del 20% dal 2021, raggiungendo le 60 mila tonnellate nel 2023. Con questa crescita, il Giappone ha coperto il 18% della produzione globale, posizionandosi come il secondo maggior produttore dopo la Cina.

Investimenti e Previsioni Future per il Settore del Titanio in Giappone

Osaka Titanium ha recentemente annunciato un investimento di circa 33 miliardi di yen (218 milioni di dollari) per potenziare la produzione di spugna di titanio. L’obiettivo è aumentare la capacità produttiva del 25%, raggiungendo 50 mila tonnellate annue entro il 2027. Inoltre, Toho Titanium, in una conferenza sui risultati finanziari del 18 novembre, ha previsto un incremento della domanda di titanio nel lungo periodo, nonostante le difficoltà a breve termine causate dagli scioperi alla Boeing. I prezzi di esportazione del titanio giapponese non lavorato hanno registrato una media di 1.614 yen per chilogrammo nei primi nove mesi dell’anno, segnando un aumento del 70% rispetto al 2021.

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