Le strategie di crescita dei giganti del lusso puntano sul direct to consumer (Dtc)
Il mondo del lusso è attualmente al centro dell’attenzione, e non solo durante le celebri settimane della moda. Ogni minimo cambiamento in Cina ha un impatto diretto sul valore delle azioni del settore, dato che i consumatori cinesi rappresentano circa il 30% delle entrate del mercato del lusso. Inoltre, recenti grandi operazioni, come la vendita di Ynap da Richemont a Mytheresa in cambio del 33% delle azioni, tengono alta l’attenzione. In questo contesto dinamico, come stanno performando Canada Goose e Moncler, aziende focalizzate sui capi di lusso per l’autunno-inverno?
Il gruppo Canadese, che conclude il suo anno fiscale il 31 marzo, nel primo trimestre del 2024/2025 (aprile-giugno 2024, periodi tradizionalmente di bassa stagione) ha registrato un aumento del fatturato del 3,9%, arrivando a 88,1 milioni di dollari canadesi. Tuttavia, l’alta incidenza dei costi operativi ha portato a margini di profitto negativi, sebbene migliorati. La perdita operativa è diminuita del 2,8% a 96,9 milioni e la perdita netta del 4,6% a 77,4 milioni. Grazie a precedenti benefici fiscali, le perdite sono state contenute. Ajustando questi numeri, la perdita operativa è aumentata del 5,4% a 96 milioni e la perdita netta del 4,1% a 76,1 milioni. Dall’altro lato, Moncler nel primo semestre del 2024 ha visto i suoi ricavi crescere dell’8,2% raggiungendo 1.230,2 milioni di euro (+11% a tassi costanti), con un incremento ancora più marcato dei margini: l’ebit è aumentato del 18,8% a 258,7 milioni (margine ebit dal 19,2% al 21%) e l’utile netto del 24,3% a 180,7 milioni, beneficiando di una significativa riduzione dei costi finanziari netti, passati da 11,3 a 1,6 milioni, grazie a maggiori introiti finanziari dovuti a tassi di interesse più elevati. Al 30 giugno 2024, Moncler aveva una liquidità netta di 845,8 milioni dopo il pagamento di dividendi per 303,1 milioni.
Per l’intero anno fiscale 2024/2025, Canada Goose prevede un incremento dei ricavi “low-single digit”, principalmente attraverso il canale Dtc, mentre si aspetta una riduzione del 20% nelle vendite wholesale. L’ebit rettificato dovrebbe aumentare di 100 punti base rispetto all’anno precedente e si prevede un aumento del 15% dell’utile netto rettificato. Sono previste l’apertura di tre nuovi negozi monomarca e quattro “shop-in-shop” in altrettanti centri commerciali. Moncler, invece, non ha rivelato previsioni numeriche per il 2024, citando la volatilità del mercato, ma ha confermato il suo impegno ad investire nell’espansione dei marchi Moncler Collection, Moncler Grenoble e Moncler Genius attraverso campagne di marketing specifiche, e a potenziare il canale Dtc, sia fisico che digitale, per il brand Stone Island, adottando una strategia molto selettiva per il canale wholesale.
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Esperta di finanza con oltre dieci anni di esperienza, Claudia Rossi fornisce consulenze strategiche su investimenti e gestione finanziaria nel contesto frontaliere. Laureata alla Bocconi, aiuta i nostri lettori a navigare il complesso mondo finanziario tra Italia e Svizzera.