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Nuovo marco tedesco stampato in Svizzera?

25 novembre 2011 – 22:242 Commenti

Una vecchia banconota da 10 DM

Sembrava essere solo uno dei tanti ”rumors” che contribuiva ad agitare un mare già parecchio in burrasca, eppure la stampa internazionale continua a insistere: in Svizzera, la Bundesbank tedesca starebbe stampando nuovi marchi. Insomma, Berlino preparerebbe la “exit strategy” prima che la nave europea affondi.

A rilanciare la notizia è stata MF- Milano Finanza. Secondo il giornale economico lombardo, Berlino è più che mai intenzionata a liberarsi del fardello “Europa” prima che sia troppo tardi. Non per nulla starebbe stampando, presso una importante tipografia svizzera (i ben informati parlano della Orell-Füssli Security Print di Zurigo che produce le banconote di mezzo mondo) avrebbe già avviato le rotative e starebbe stampando a pieno regime il nuovo Deutsche Mark. Anche l’inchiostro sarebbe svizzero e più precisamente proverrebbe dalla multinazionale Sicpa, che ha la sua sede vicino a Losanna. Insomma, la faccenda sarebbe ormai un segreto di Pulcinella. Infatti, i massimi leader europei sarebbero a conoscenza della cosa già da parecchio tempo anche se si preferisce non parlarne. Ciò potrebbe significare dovere ammettere che l’Unione monetaria è ormai agli sgoccioli.

Exit strategy

Cosa ci sia di vero in tutto questo è difficile da sapere. Quello che invece appare chiaro è che la locomotiva tedesca non vuole assumersi l’onere del disastro finanziario europeo. Appena ieri, la signora Merkel si è rifiutata di sottoscrivere la costituzione di una banca europea sullo stile della “Federal Reserve” che si faccia garante di tutti i debiti contratti dai paesi dell’ Unione. Sempre in queste ore l’asta dei titoli di stato tedeschi non ha dato i risultati sperati. Quindi, il contagio della crisi comincia a lambire anche la Germania. Senza contare le difficoltà che sta incontrando la Francia che si pensava lontana da ogni rischio. E allora, come è stato paventato più volte negli ultimi mesi, la disintegrazione dell’euro potrebbe diventare una triste e preoccupante realtà: “ognuno per conto proprio e buonanotte al secchio”.

MB

 

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