Opportunità Storica: Finanziare l’Ucraina Potrebbe Cambiare il Futuro dell’Europa!

Kiev a rischio esaurimento delle risorse dopo la sospensione degli aiuti USA

Il sostegno finanziario europeo all’Ucraina non dovrebbe essere visto come un onere, bensì come “un’opportunità storica” per riequilibrare le forze in campo con la Russia e per consolidare l’indipendenza militare europea dagli Stati Uniti. Questa è la visione espressa dal settimanale britannico “The Economist” in un editoriale che evidenzia la profonda crisi di liquidità dell’Ucraina, la quale potrebbe rimanere senza fondi entro la fine di febbraio. La sospensione degli aiuti americani, decisa dal presidente Donald Trump, e una economia indebolita da quasi quattro anni di conflitti, mettono Kiev in una situazione di estrema precarietà.

Secondo “The Economist”, l’Unione europea rappresenta l’ultima ancora di salvezza per l’Ucraina, nonostante le divisioni interne. Il Belgio, ad esempio, è cauto nell’utilizzare i 163 miliardi di euro di asset russi congelati, i Paesi nordici esitano nell’emettere nuovi eurobond e la Francia si oppone all’idea di destinare fondi europei all’acquisto di armamenti statunitensi. Tuttavia, il settimanale sostiene che i benefici di un impegno europeo supererebbero i rischi: una programmazione pluriennale delle forniture militari potrebbe espandere l’industria europea, accelerando l’indipendenza militare e finanziaria dall’America.

Un impegno quattroennale di 390 miliardi di dollari (circa 335,2 miliardi di euro) in armi e aiuti diretti equivarrebbe solo allo 0,4% del PIL annuo dei Paesi europei della NATO. “The Economist” considera questa cifra sostenibile, soprattutto se paragonata ai costi di un’Ucraina sconfitta e instabile. “L’Europa deve riconoscere la propria forza: il suo budget militare è quattro volte quello della Russia, e la sua economia è dieci volte più grande. Invece di temere una sfida finanziaria con il Cremlino, dovrebbe accoglierla. E vincerla”, conclude l’editoriale del settimanale britannico.

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