Il 21 agosto si voterà sull’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. A aprile, il fondo statunitense si era opposto all’aumento di capitale necessario per l’offerta su Mps
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Blackrock rafforza la sua presenza nel capitale di Mediobanca mentre si avvicina la data dell’assemblea del 21 agosto, che determinerà il futuro dell’offerta pubblica di scambio su Banca Generali. Questo appuntamento rappresenterà un momento cruciale per il destino di Piazzetta Cuccia: un esito positivo del voto permetterebbe di procedere con l’OPS sulla società controllata dal Gruppo del Leone, offrendo un’alternativa all’acquisizione proposta da Rocca Salimbeni.
Il fondo americano, che in aprile aveva espresso voto contrario all’aumento di capitale di Mps destinato a finanziare l’ops su Mediobanca, ha notificato alla Consob un incremento della sua partecipazione al 5,059%, rispetto al 3,518% precedentemente dichiarato sul sito della banca e al 4,23% registrato durante l’assemblea di ottobre 2024. Tale quota è detenuta indirettamente tramite 15 società sussidiarie e include uno 0,077% di partecipazione potenziale oltre allo 0,386% in posizioni lunghe.
Mercoledì sera, il consiglio di amministrazione di Piazzetta Cuccia ha annunciato la convocazione dell’assemblea, anticipando la data originariamente prevista del 25 settembre. L’incontro si svolgerà a porte chiuse, con la partecipazione dei soci solo tramite il rappresentante designato. Il consiglio ha esaminato una comunicazione di Assicurazioni Generali che indica la disponibilità della compagnia a continuare le discussioni sulla partnership strategico-industriale con Mediobanca, seguendo le linee guida proposte da Mediobanca il 25 luglio.
Il consiglio ha altresì optato per una “modifica parziale della condizione di efficacia” relativa alla partnership commerciale con Generali e Banca Generali, decidendo di limitare i soggetti coinvolti nella condizione di efficacia esclusivamente a Mediobanca e Assicurazioni Generali, pur mantenendo aperta la possibilità di un futuro ingresso di Banca Generali nell’accordo. Perché la condizione sia considerata soddisfatta sarà sufficiente anche la firma di un head of terms (o term sheet) con Assicurazioni Generali, e la verifica delle condizioni (così come del lock up sulle azioni proprie di Generali) è stata posticipata: entrambe dovranno essere verificate “non più entro la data di pubblicazione del documento di offerta, ma entro il penultimo giorno del periodo di adesione all’offerta”.
Il consiglio, conclude il comunicato, “ritiene essenziale che gli azionisti di Mediobanca possano decidere sul progetto”, “valutando i vantaggi immediati e futuri derivanti dalla strategia di crescita intrapresa da Mediobanca con il piano al 2028 e amplificata dall’unione con Banca Generali rispetto all’offerta corrente promossa da Mps, su cui il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha espresso una valutazione negativa”.
In tal modo, gli azionisti di Mediobanca avranno l’opportunità di determinare definitivamente il futuro della banca. La data originale per questa decisione era stata fissata per il 16 giugno, ma era stata posticipata in attesa di ulteriori dettagli da Generali sulla partnership commerciale. Di conseguenza, il consiglio decise di attendere al fine di fornire agli azionisti il maggior numero di informazioni possibile. Secondo alcuni analisti, questo rinvio mirava a posticipare una votazione che sembrava essere molto incerta, con l’azionista Francesco Gaetano Caltagirone, che è anche socio di Mps e favorevole all’acquisizione da parte di Rocca Salimbeni, tra i possibili oppositori.
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