Intesa Sanpaolo comunica il licenziamento di un dipendente per accessi non autorizzati
Intesa Sanpaolo assicura che «non si sono verificati problemi di sicurezza informatica», posizionandosi tra le realtà più sicure a livello internazionale. Questo è quanto emerge da una nota dell’istituto riguardante un caso di accessi non autorizzati effettuati da un dipendente, che è stato successivamente licenziato.
«L’obiettivo – continua la nota – di tutti i 100.000 collaboratori di Intesa Sanpaolo è mantenere un livello di eccellenza che ci colloca tra i leader del settore bancario europeo. Continueremo a seguire i valori che ci caratterizzano per garantire il nostro impegno come pilastro economico e sociale in Italia».
È stato rivelato che un «dipendente disonesto della nostra banca ha agito in violazione grave delle normative, dei regolamenti e delle procedure interne, accedendo ingiustificatamente a dati e informazioni di alcuni clienti».
Lo dichiara Intesa Sanpaolo in una comunicazione. «Il nostro sistema di controllo interno ha rilevato l’infrazione, abbiamo informato il Garante della Privacy, abbiamo rescisso il contratto con il dipendente disonesto e abbiamo presentato una denuncia in qualità di parte danneggiata. Ci scusiamo sinceramente per l’accaduto e prendiamo misure affinché tali eventi non si ripetano».
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