Scopri Come la Manifattura Lombarda Resiste nel Terzo Trimestre 2024!

In un periodo di sfide globali, l’industria segna un aumento del 0,4% rispetto al trimestre precedente

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – In un periodo segnato da incertezze globali, inclusa la crisi economica in Germania e la stagnazione del commercio internazionale, le aziende manifatturiere della Lombardia dimostrano una resilienza notevole nel terzo trimestre del 2024. Il fatturato industriale ha visto un incremento dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, mentre il settore artigianale ha registrato una leggera contrazione dello 0,2%. La produzione industriale ha subito una riduzione dello 0,4% e quella artigianale dello 0,2%, ma la domanda estera ha mostrato un modesto aumento del 0,6%. Questi dati sono stati forniti da Unioncamere Lombardia, che ha anche rilevato un rallentamento dell’occupazione in entrambi i settori, con un aumento dei tassi di licenziamenti e una diminuzione delle assunzioni. L’artigianato mantiene livelli di produzione simili a quelli dell’anno precedente, mentre l’industria registra un leggero calo.

Settorialmente, le industrie manifatturiere (+6%), la chimica (+5%) e il settore alimentare (+2,4%) mostrano segni di crescita. Al contrario, il tessile (-9%) e la produzione di pelli e calzature (-7,1%) evidenziano una contrazione. Altri settori in calo includono la siderurgia (-4,8%), i minerali non metalliferi (-4,7%), i mezzi di trasporto (-4,3%), il legno e l’arredamento (-3,5%), e l’abbigliamento (-2,9%). La meccanica e la carta-stampa mostrano contrazioni meno severe (-1,1% e -0,9% rispettivamente), mentre il settore della gomma e plastica rimane quasi invariato (-0,1%). La cassa integrazione rimane un tema di preoccupazione, particolarmente nei settori più colpiti come tessile, abbigliamento, pelli-calzature e trasporti. La maggior parte degli imprenditori si aspetta una stabilità continuata.

«Nonostante un contesto internazionale complesso, la Lombardia continua a crescere dello 0,4%, confermandosi come la principale regione manifatturiera d’Europa e giocando un ruolo chiave a livello nazionale e continentale», ha dichiarato Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia. Ha poi aggiunto che «le difficoltà sono principalmente dovute a fattori esterni, come l’instabilità geopolitica e i costi crescenti dell’energia e della liquidità, e alla regolamentazione eccessiva a livello europeo che minaccia l’industria europea nel suo complesso».

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Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia, ha evidenziato la crescente preoccupazione delle imprese per le sfide geopolitiche e l’aumento dei costi energetici, ma ha riconosciuto il miglioramento delle strategie aziendali per affrontare queste sfide, compresi gli investimenti in autoproduzione energetica.

Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, ha sottolineato la necessità di un cambiamento immediato nelle politiche dell’UE per supportare le imprese, criticando le politiche ambientali che, secondo lui, mettono le imprese europee in una posizione di svantaggio nel contesto globale.

«Nonostante le difficoltà, le aziende continuano a investire nella transizione digitale e ambientale per rimanere competitive», ha concluso Mauro Sangalli, presidente di Casartigiani Lombardia, sottolineando l’importanza del supporto continuo del sistema pubblico-privato per valorizzare e sostenere le imprese.

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