Oro e Argento: Record Storici Trainati dagli Investimenti!

Incremento del prezzo dell’oro superiore al 40% dall’inizio dell’anno ostacola i consumi nel settore orafo, mentre gli Etf riscuotono nuovamente un grande successo anche in Occidente. Negli Stati Uniti, i fondi investono in oro quasi la metà del totale destinato alle materie prime

Mentre i mercati azionari mostrano segni di regressione e il dollaro guadagna terreno, l’oro continua la sua ascesa. Nella settimana seguente all’importante incontro con la Federal Reserve, l’oro ha toccato nuovi massimi storici, raggiungendo quasi i 3.740 dollari per oncia nel mercato spot di Londra, con l’argento che lo segue a ruota, raggiungendo il suo massimo degli ultimi 14 anni a 43,86 dollari nella giornata di lunedì 22.

Il recente taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti non ha sorpreso gli analisti e il prezioso metallo, favorito da un contesto di riduzione dei costi del denaro, si è rapidamente ripreso dalle modeste realizzazioni di profitto da parte degli investitori.

Dopo l’atteso taglio di 25 punti base, il mercato sta già anticipando le future azioni della Fed, che potrebbero essere più aggressive ora che il presidente Donald Trump ha inserito nel consiglio dei governatori un suo stretto collaboratore, il consigliere economico Stephen Miran.

Le previsioni correnti suggeriscono ulteriori due riduzioni dei tassi di 25 punti base entro la fine dell’anno, una in ottobre e l’altra in dicembre, con probabilità rispettivamente del 93% e dell’81% secondo CME FedWatch.

L’oro ha visto una continua crescita nelle ultime cinque settimane e, dall’inizio dell’anno, ha registrato un incremento che supera il 40%, una performance eccezionale, specialmente considerando che il suo valore in dollari era già raddoppiato negli ultimi tre anni.

Leggi l\'articolo :  Intelligenza Artificiale: AMD vs Nvidia, la Battaglia si Accende sul Fronte Cinese!

Per trovare un aumento ancora più marcato bisogna risalire al 1979, l’anno della rivoluzione iraniana. Questo evento, fonte di preoccupazioni geopolitiche e catalizzatore di uno shock petrolifero, ha innescato un’inflazione elevata in quasi tutto il mondo. In quel periodo, il prezzo nominale dell’oro era quasi quadruplicato, passando da circa 230 dollari per oncia all’inizio del 1979 a 850 dollari nel gennaio 1980, per poi scendere a circa 300 dollari poco più di un anno dopo.

Negli anni ’70, l’oro aveva registrato rendimenti ancora superiori a quelli del 2025 (che deve ancora concludersi), anche a seguito della sospensione degli accordi di Bretton Woods, quando il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon nel 1971 terminò la convertibilità del dollaro in oro: nei tre anni successivi, il prezzo dell’oro aumentò del 49%, del 73% e del 66,1%, come ricorda Adrian Ash, direttore della ricerca di BullionVault, che mette in evidenza anche il rally dell’argento, il quale ha già visto aumenti superiori al 50% dall’inizio dell’anno.

La domanda non rimane indifferente agli aumenti di prezzo. Nel settore della gioielleria, i segni di un rallentamento dei consumi globali sono chiari, in particolare per l’oro, che di recente ha superato ogni record di prezzo anche in termini reali, cioè aggiustati per l’inflazione: quel picco di 850 dollari per oncia di gennaio 1980 vale oggi 3.590 dollari.

Anche se gli acquisti da parte delle banche centrali continuano ad essere consistenti, hanno mostrato un rallentamento. Tuttavia, a prendere il testimone sono stati gli investitori, che ora acquistano massicciamente soprattutto in Occidente (e principalmente negli USA).

Il patrimonio globale degli Etf è aumentato del 0,9% in un solo giorno, il venerdì 17, secondo quanto riportato da Bloomberg: un balzo che non si vedeva dal 2022, all’epoca dell’invasione dell’Ucraina e delle tensioni inflazionistiche scaturite dalla crisi energetica.

Leggi l\'articolo :  Aerei: Nuove regole UE su bagaglio a mano e risarcimenti! Scopri ora!

Dall’inizio dell’anno, questi strumenti hanno attratto investimenti per 25-30 miliardi di dollari e “assorbito” circa il 10% della produzione mineraria annuale, secondo quanto osserva Ole Hansen di Saxo Bank.

A fine agosto, secondo i dati raccolti dal World Gold Council, c’erano circa 3.700 tonnellate di lingotti riservati agli Etf, anch’essi un record dal 2022, che annulla completamente l’effetto di due anni consecutivi di prevalenti riscatti.

Nel frattempo, gli hedge funds hanno concentrato sull’oro quasi la metà del loro totale esposto alle materie prime nei mercati statunitensi.

Articoli simili

Vota questo post

Lascia un commento