Secondo quanto riportato dal “Guardian”, il sindacato Public and Commercial Services (PCS) sollecita il governo a incrementare i salari e a migliorare le condizioni lavorative.
Dal 24 febbraio al 25 marzo, il personale di pulizia e ristorazione di Downing Street darà avvio a uno sciopero. Questo atto di protesta, che coinvolge i lavoratori della residenza ufficiale del Primo Ministro britannico, fa parte di uno sciopero più esteso che ha già interessato altre strutture governative.
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Come evidenziato dal “Guardian”, il sindacato Public and Commercial Services (PCS) richiede al governo un incremento salariale e un miglioramento delle condizioni di lavoro.
In aggiunta al personale della residenza del primo ministro, lo sciopero coinvolgerà lavoratori del ministero per la Sicurezza energetica, dell’Istruzione, della Scienza, dell’innovazione e della tecnologia, e del ministero per le Imprese e il commercio. Non è la prima volta che i lavoratori di Downing Street si trovano sotto i riflettori dei media. Durante la pandemia di Covid-19, un documento ufficiale sui “party illegali” organizzati dall’ex premier Boris Johnson mostrava “numerosi casi” di mancanza di rispetto nei confronti del personale addetto alle pulizie e alla sicurezza.
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