Musei Civici a Bologna: Scopri il Nuovo Sistema Unificato!

Dal municipio, con il sostegno di finanziamenti europei, il Piano Strategico Integrato del Sistema Museale punta su ricerca, innovazione, partecipazione e impatto sociale. I medici di base potranno prescrivere visite museali ai pazienti

L’Amministrazione comunale di Bologna ha lanciato un nuovo Piano Strategico Integrato (2025-2029) per i suoi Musei Civici, che mira a trasformarli in un sistema museale cittadino e metropolitano all’avanguardia. Il progetto, guidato da Eva Degl’Innocenti, a capo del Settore Musei Civici di Bologna dal 2024, e da Pier Luigi Sacco, professore di Economia Biocomportamentale all’Università di Chieti-Pescara, punta a potenziare il ruolo dei musei non solo come centri di conservazione e divulgazione, ma anche come spazi di servizio alla comunità, con un focus speciale sul benessere psicofisico dei cittadini. In accordo con le politiche del comune e le più recenti strategie europee di sviluppo inter-settoriale, il Piano prevede l’istituzione di un sistema museale integrato che coinvolgerà Bologna e il suo territorio in un modello di governance partecipativa e collaborativa tra enti locali e cittadini.

Fondati nel 1881, i Musei Civici di Bologna rappresentano un elemento fondamentale del patrimonio culturale della città emiliano-romagnola. Attualmente, la rete museale include istituzioni di prestigio come il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, il Museo Morandi e Casa Morandi, il Museo per la Memoria di Ustica, il Museo Civico Archeologico, il Museo Civico Medievale, le Collezioni Comunali d’Arte, il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, il Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”, il Museo del Patrimonio Industriale, il Museo Civico del Risorgimento e il Museo internazionale e biblioteca della musica.

Nel 2022, sotto l’amministrazione del neo-sindaco Matteo Lepore, la rete museale è stata ristrutturata con l’intento di centralizzare la gestione in un sistema integrato più efficiente. Eva Degl’Innocenti, con una notevole esperienza precedente al MArTA di Taranto, è stata incaricata di sviluppare un Piano Strategico quinquennale per intensificare il ruolo dei musei nella vita culturale e sociale della città. Il progetto, fortemente orientato verso l’Europa, include un elemento innovativo finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 – Priorità 7 – nel Progetto BO7.5.1.1.b dei musei comunali bolognesi “I musei come leva di sviluppo turistico e promozione dei talenti”.

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Il Piano Strategico 2025-2029 del Settore Musei Civici di Bologna stabilisce una nuova direzione per il sistema museale della città, adottando un modello di gestione integrata che ottimizza risorse e funzioni in maniera sinergica. Al centro della strategia si distinguono quattro grandi sfide: attivazione civica, salute pubblica, sostenibilità finanziaria e un turismo culturale intelligente. Una delle principali novità introdotte dal Piano è la Prescrizione Culturale, una pratica innovativa ispirata da esperienze in altri Paesi europei come il Regno Unito, i Paesi scandinavi, Canada, Australia e Belgio. Questo modello considera il benessere individuale come il risultato di una combinazione di fattori fisici, emotivi, sociali e ambientali, in cui cultura e arte possono giocare un ruolo fondamentale, trasformando i musei in spazi di cura e rigenerazione. Di conseguenza, il Piano include l’implementazione di un accordo con il Servizio Sanitario regionale per permettere ai medici di prescrivere attività museali ai loro pazienti. Parallelamente, si prevede l’attivazione di spazi all’interno dei Musei Civici dedicati a servizi di ambulatorio medico, promuovendo un’integrazione tra cultura e salute. In questo modo, Bologna si configura come un laboratorio di innovazione sociale, con l’obiettivo di raccogliere dati utili alla formulazione di linee guida politiche per l’Amministrazione Pubblica, seguendo l’esempio del programma “Creative Public Health” di Birmingham.

In linea con le direttive del Piano Strategico Integrato 2025-2029, il Settore Musei Civici di Bologna ha identificato sette progetti pilota che mirano a ridefinire il ruolo del museo nella società contemporanea:

• Board Museale Giovani: un consiglio formato da giovani di varie età, dalla scuola primaria all’università, con lo scopo di influenzare le decisioni strategiche dei musei e promuoverne il valore tra le nuove generazioni.

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• Scatola della Memoria: iniziativa dedicata agli anziani che, attraverso laboratori creativi e un toolkit interattivo, facilita la rievocazione di ricordi e stimola il dialogo intergenerazionale, rafforzando il legame tra memoria individuale e collettiva.

• Decolonizzazione Digitale: un progetto ambizioso che coinvolge i giovani nella reinterpretazione e modifica delle collezioni digitali dei musei, promuovendo una rilettura critica della storia attraverso nuove prospettive.

• LARP – Gioco di ruolo urbano: un’esperienza immersiva che trasforma il patrimonio storico in un’avventura interattiva. Attraverso il Live Action Role Play (LARP), i partecipanti esploreranno gli spazi urbani adiacenti ai musei, immergendosi in percorsi tematici che rendono la storia più coinvolgente e partecipata.

• Phygital Diplomacy: un progetto che punta sull’integrazione tra patrimonio culturale e narrazione digitale, creando una strategia comune tra diverse istituzioni per valorizzare le collezioni attraverso strumenti interattivi, innovativi e condivisi.

• Pre-Texts: protocollo culturale: un format educativo basato sull’utilizzo di testi per stimolare il pensiero critico e la creatività, attraverso attività come la creazione collettiva di opere d’arte o esperienze immersive che reinventano la fruizione delle collezioni museali.

• Musica, Genitorialità e Salute: un progetto che utilizza il canto e la musica per ridurre il rischio di depressione post-partum e migliorare il benessere delle neo-mamme e dei neo-genitori, favorendo momenti di condivisione e supporto emotivo.

Nel quinquennio, il Piano Strategico Integrato 2025-2029 dei Musei Civici di Bologna prevede un significativo incremento delle risorse finanziarie, con una crescita complessiva del +27,9% rispetto al periodo precedente. Tra le voci più dinamiche si segnala il raddoppio dei fondi derivanti dall’Unione Europea, su cui il Piano dichiara di far leva grazie a una maggiore partecipazione a bandi di finanziamento e progetti internazionali. Parallelamente, il rafforzamento delle strategie di fundraising prevede di generare un aumento stimato del +32% delle risorse complessive, con un ruolo chiave delle donazioni attraverso Art Bonus. Questo strumento, ancora poco utilizzato dal Settore Musei Civici, potrebbe conoscere un’accelerazione grazie all’introduzione di un nuovo portale digitale per le donazioni, facilitando il coinvolgimento di aziende ed enti non commerciali nel finanziamento delle attività culturali.

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Un’altra leva strategica del piano finanziario è rappresentata dalle risorse che il Comune di Bologna ha già in programma per il prossimo triennio e che è ragionevole ritenere sarà confermato in futuro, con particolare riferimento alla tassa di soggiorno, che per il quinquennio è stimata prudenzialmente in oltre 8,6 milioni di euro. Rispetto alle entrate correnti, il Piano si basa complessivamente su un incremento in 5 anni di circa 5,5 milioni di euro all’anno con un aumento della biglietteria previsto del 32,7% nell’arco dei 5 anni. Un ruolo cruciale sarà giocato dalla significativa ristrutturazione delle politiche di prezzo che, pur non impattando la popolazione residente, prevedono anche delle nuove strategie di dialogo con il sistema delle imprese con una attenta politica di membership destinata a diverse tipologie di imprese con caratteristiche diverse sia in termini di volume di fatturato che per volume di dipendenti.

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