Diritto alla pensione svizzera (AVS)

Io ho lavorato in Svizzera per circa 20 anni adesso sono in Italia da 10. Tra Svizzera e Italia ho attivi 36 anni di contributi e ho 55 anni. Ho diritto anche alla pensione svizzera?

Certamente. La rendita di vecchiaia svizzera (Assicurazione vecchiaia e superstiti AVS) viene versata anche ai beneficiari che risiedono in uno stato dell’Unione europea, come per esempio l’Italia. Condizione indispensabile è che il periodo contributivo sia stato di almeno un anno.  In Svizzera gli uomini hanno diritto alla pensione quando raggiungono i 65 anni. Per ottenerla, nel caso dell’Italia, 6 mesi prima della maturazione del diritto bisogna rivolgersi agli uffici dell’Istituto nazionale previdenza sociale (INPS) della regione in cui risiede, facendo notare che si ha lavorato in Svizzera. È consigliabile farsi assistere da un patronato con sportelli in Svizzera, come per esempio l’INAS. Sul versamento della rendita verrà prelevata una imposta alla fonte del 5%, che solleva i beneficiari dall’obbligo di dichiarazione ai fini IRPEFA. L’AVS non prevede il diritto ad una liquidazione. Ai cittadini dei paesi che non hanno sottoscritto una convenzione di sicurezza sociale con la Svizzera – ma non è il caso dell’Italia – vengono rimborsati i contributi versati. L’ufficio che si occupa delle rendite AVS per i domiciliati all’estero è a Ginevra: Cassa svizzera di compensazione (CSC), Casella postale 3100, 1211 Ginevra 2, Tel. (0041) 58 461 91 11.

In Svizzera le sono sicuramente stati dedotti dal salario anche i contributi della Cassa pensione (II pilastro). Questo fondo di previdenza, introdotto nel 1972, prevede la possibilità di farsi versare il capitale accumulato o di farsi versare una rendita mensile. Mentre fino a qualche anno fa se si lasciava la Svizzera si poteva chiedere la liquidazione del Secondo pilastro, ora la liquidazione prima dell’età del pensionamento è possibile solo a certe condizioni (clicca). Per informarsi ci si può rivolgere all’organismo di collegamento delle Casse pensione (www.zentralstelle.ch), ma è forse meglio farsi consigliare da un patronato (ACLI, INAS, ecc.).

Gli anni di lavoro in Svizzera sono cumulabili per maturare il requisito alla pensione italiana. Sono però figurativi: la pensione italiana viene versata sulla base dei contributi versati in Italia. Dopo quarant’anni di lavoro suddiviso fra la Svizzera e l’Italia, si ha diritto alla pensione italiana, che viene però commisurata ai contributi effettivamente versati in Italia.

Sul pensionamento in Svizzera vedasi anche questo nostro articolo generale (clicca).