Dumping: ditte appaltatrici corresponsabili

Gli impresari edili svizzeri non potranno dare lavoro a ditte appaltatrici senza preoccuparsi se queste rispettano i salari minimi e altre norme. Il parlamento di Berna ha deciso che l’appaltatore deve garantire il rispetto delle leggi svizzere.

Insomma non basterà più far firmare alle ditte appaltatrici un documento in cui il subappaltatore si impegna a rispettare le condizioni di lavoro locale. Se vi saranno delle violazioni, e non si riuscirà a perseguire chi commette l’infrazione, verrà chiamata a rispondere la ditta che ha concesso l’appalto.

La nuova norma, che già stata approvata dal consiglio degli Stati e quindi è da considerare definitivita, è stata sostenuta dagli ambienti sindacali, confrontati con casi sempre più frequenti di dumping salariale. Con il sistema degli appalti diverse ditte riuscivano infatti ad aggirare i provvedimenti contro gli abusi, violando le misure di accompagnamento della libera circolazione delle persone.

Il provvedimento si estende anche ai subappalti indiretti: in certi casi ci si è infatti trovati davanti a una vera propria catena di subappalti. Il sindacato cristiano OCST, in un comunicato, ha salutato con soddisfazione questa innovazione legislativa, sottolineando che la proposta è nata in Ticino e viene ora esportata in tutta la Svizzera come modello. Il sindacato UNIA, in vista del dibattito in parlamento, aveva inviato a tutti i deputati ticinesi una lettera chiedendo loro di sostenere la misura.

Red.